Una città in movimento
Ogni città ha un centro storico e delle periferie. Ciò che rende davvero unica Palmi è che quel che qui appare geograficamente periferico è, viceversa, centrale per la nostra crescita. Così è per la zona nord interessata dalla realizzazione del nuovo ospedale, così per le spiagge di Tonnara e di Pietrenere o per le pinete del Sant’Elia che sono di fondamentale importanza per lo sviluppo del turismo. Nasce da qui la necessità di ripensare il trasporto pubblico per assicurare collegamenti frequenti tra le periferie e tra le periferie e il centro: una riforma radicale che necessita della rimodulazione della flotta dei mezzi in esercizio e della revisione stessa dell’assetto organizzativo della società controllata PPM (Piana Palmi Multiservizi).
Un nuovo PUT (Piano Urbano del Traffico) dovrà favorire la mobilità dolce nel centro storico, a piedi e con mezzi non motorizzati, con l’obiettivo di rendere progressivamente pedonale tutta l’area urbana compresa tra la Villa Mazzini, il teatro Manfroce e il Mausoleo a Cilea. Un risultato che può essere raggiunto solo realizzando in via preliminare le aree di parcheggio per autovetture di cui la città è oggi drammaticamente sprovvista. Nuovi parcheggi dovranno sorgere sia in prossimità del centro storico che in aree più periferiche e dovranno essere serviti da navette, in particolare in occasione di manifestazioni ed eventi.
L’accessibilità degli spazi urbani e degli edifici pubblici, l’utilizzo dei trasporti sono gravemente compromessi dalla diffusa presenza di ostacoli alla mobilità. Con il PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) le barriere saranno rilevate e classificate al fine di progettare gli interventi necessari alla massima fruibilità della città da parte di tutti. I primi interventi riguarderanno l’accesso agli uffici comunali, che dovrà essere garantito per mezzo di ascensori, e la realizzazione di scivoli a norma nei marciapiedi. A tutela del diritto alla mobilità dei portatori di handicap sarà impedita la realizzazione di nuove barriere avviando una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, combattendo l’uso abusivo del suolo pubblico e reprimendo i comportamenti incivili.
Per la Palmi che vogliamo / 3 – continua