Non vogliamo tornare a quel che sarebbe stato possibile, anzi si sarebbe dovuto fare e non è stato fatto già tre anni addietro. Ci siamo già abbastanza vantati di questa lungimiranza e non intendiamo tornarci qui. Ma la vicenda degli uffici ASP si presta, anche al di là della contesa in corso fra Palmi e Taurianova e del suo sino ad oggi imprevedibile esito finale, a un paio di considerazioni di natura più generale.
La prima. A furor di popolo, con 2.150 voti e il 58% di tutte le preferenze espresse ai candidati locali, i cittadini di Palmi hanno decretato che a rappresentare i loro interessi in Regione sia Giuseppe Mattiani, in quota Forza Italia, primo partito della coalizione di destra che governerà la Calabria per i prossimi cinque anni. Noi avevamo pronosticato che se avesse vinto la destra gli uffici sarebbero andati a Taurianova, roccaforte leghista. Tocca a Mattiani smentirci.
La seconda. Ovunque finiranno quegli uffici la “guerra” fra Palmi e Taurianova è la più stupida delle possibili. In questi giorni il progetto di autonomia differenziata, con tutto quello che rappresenta per il Mezzogiorno e la Calabria in particolare, è stato inserito tra i “collegati” a completamento della manovra di bilancio. Se quel progetto andrà in porto Spirlì e i suoi compari leghisti, pur avendo conquistato gli uffici ASP, avranno contribuito alla ulteriore desertificazione del servizio sanitario in Calabria. E qui toccherà a Occhiuto smentirci.