PIANO STRUTTURALE COMUNALE

Delibera di Giunta N. 105 del 30/04/2013: APPROVAZIONE ” LINEE D’INDIRIZZO POLITICO – AMMINISTRATIVO ” PER LA REDAZIONE DEL PIANO STRUTTURALE COMUNALE

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LINEE  DI INDIRIZZO  POLITICO-AMMINISTRATIVO  

“ Una città nuova e originale che avendo con termine la vita operosa delle fabbriche, il fervore dei traffici, costituisca un’oasi di vivide scuole, una riserva di pacificanti meditazioni.Piccola grande città degli studi e dei civili uffici in una zona di moderna operosità”

Cosi definiva uno dei grandi filosofi palmesi:  Felice Battaglia, la cittadina di Palmi.

E’ in questa cittadina, che dopo decenni  di assenza di piano regolatore, si avvia il percorso più importante per la sua rinascita, attraverso lo strumento del PSC.

Il PSC  determina :

a)      le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni pianificabili;

b)      definisce i limiti dello sviluppo del territorio comunale in funzione delle sue caratteristiche geomorfologiche, idrogeologiche, pedologiche, idraulico-forestali ed ambientali;

c) disciplina l’uso del territorio anche in relazione alla valutazione delle condizioni di rischio idrogeologico e di pericolosità sismica locale come definiti dal piano di assetto idrogeologico o da altri equivalenti strumenti;

d) individua le aree per le quali sono necessari studi ed indagini di carattere specifico ai fini della riduzione del rischio ambientale;

e) individua in linea generale le aree per la realizzazione delle infrastrutture e delle attrezzature pubbliche, di interesse pubblico e generale di maggiore rilevanza;

f) delimita gli ambiti urbani soggetti al mantenimento degli insediamenti o alla loro trasformazione;

g) individua gli ambiti destinati all’insediamento di impianti produttivi rientranti nelle prescrizioni di cui al D.Lgs 17 agosto 1999, n. 334 ed alla relativa disciplina di attuazione;

h) definisce per ogni Ambito, i limiti massimi della utilizzazione edilizia e della popolazione insediabile nonché i requisiti quali-quantitativi ed i relativi parametri, le aree in cui è possibile edificare anche in relazione all’accessibilità urbana, la aree dove è possibile il ricorso agli interventi edilizi diretti in ragione delle opere di urbanizzazione esistenti ed in conformità alla disciplina generale del Regolamento Edilizio Urbanistico;

i) delimita e disciplina gli ambiti di tutela e conservazione delle porzioni storiche del territorio; ne individua le caratteristiche principali, le peculiarità e le eventuali condizioni di degrado e di abbandono valutando le possibilità di recupero, riqualificazione e salvaguardia;

l) individua gli ambiti di tutela del verde urbano ed extraurbano valutando il rinvio a specifici piani delle politiche di riqualificazione, gestione e manutenzione;

m) individua le aree necessarie per il Piano di Protezione Civile;

n) individua e classifica i nuclei di edificazione abusiva, ai fini del loro recupero urbanistico nel contesto territoriale ed urbano;

p) individua, ai fini della predisposizione dei programmi di previsione e prevenzione dei rischi, le aree, da sottoporre a speciale misura di conservazione, di attesa e ricovero per le popolazioni colpite da eventi calamitosi e le aree di ammassamento dei soccorritori e delle risorse.

Il PSC è  un piano strutturale, con ampi contenuti strategici e tempi lunghi di attuazione, che fornisce indirizzi per trasformazioni che saranno poi attivate da altri strumenti. Introduce nel contesto innovazioni decisive, come il passaggio ad un regime dei suoli governato da regole perequative, la dimensione strutturale della sostenibilità ambientale, una forma di attuazione processuale basata su monitoraggio e valutazione. Utilizza il progetto urbano e l’esplorazione progettuale come materiale importante per la valutazione e l’indirizzo delle trasformazioni della città.

Definizione di massima degli obiettivi di sostenibilità e dei limiti e condizioni d’uso del territorio e dello sviluppo sostenibile

Le scelte insediative del Piano nascono dall’analisi dei fabbisogni  (relazione socio economica e sua integrazione), dalla misurazione attenta della capacità insediativa del PSC, dalla assunzione dei vincoli e delle limitazioni paesaggistiche ambientali, e soprattutto dall’intreccio con una nuova visione del sistema dei servizi e con le politiche per la casa.

Il processo, conoscitivo e decisionale, viene improntato dallo spirito di apertura e partecipazione caratteristico dei PSC:

–          nella fase iniziale dell’ascolto ( che può produrre interesse e livelli alti di proposta in funzione dei bisogni della comunità),

–          nel processo analitico interpretativo condiviso attraverso una Relazione Conoscitiva preliminare e poi attraverso la Relazione Strategica (sistema degli obbiettivi).

Pubblicazione, quindi di un bando esplorativo per l’acquisizione di proposte inerenti ai progetti presentati nel Documento Preliminare

Diverse e diffuse sono le scelte per la qualità ambientale del Piano, esse si identificano in :

  • Strategie diversificate per la tutela e valorizzazione ambientale delle aree periurbane, nelle aree costiere, nelle campagne interposte fra il sistema urbano e costiero,
  • L’orientamento delle attività di trasformazione nel territorio rurale verso produzioni di qualità realizzate con pratiche biologiche e nel contempo attente al rispetto dei fattori di conservazione del suolo e attive sul versante di manutenzione ambientale (in questo ambito si ricordi che il territorio palmese, come gran parte del territorio calabrese presenta rischi idrogeologici) e della valorizzazione del paesaggio.
  • Il progetto di reti ecologiche locali ( Una “rete ecologica” è un insieme di strategie d’intervento per la riqualificazione del territorio e dei processi naturali che li caratterizzano, essa è uno strumento indispensabile sia dal punto di vista tecnico che politico per la pianificazione territoriale e l’incremento della qualità del territorio, al fine di creare un nuovo equilibrio tra spazi naturali e contesto antropizzato)
  • La prescrizione di misure di sostenibilità ambientali negli ambiti di trasformazione con la proposizione di interventi anche di recupero e riuso delle acque meteroriche, per il risparmio energetico, attraverso l’utilizzo di forme energetiche rinnovabili.
  • Il PSC affida poi ( con specifica indicazione normativa) al RUE, nell’ambito quindi del concetto di “premialità”, con cui si vuole portare avanti questo strumento urbanistico, il compito di assegnare, premi volumetrici in base  alle prestazioni di sostenibilità ambientale e agli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia , in particolar modo nei nuovi insediamenti, con prestazioni più orientate al risparmio, al recupero e alla produzione energetiche, al risparmio e al recupero delle risorse idriche, alla assenza di nocività dei materiali impiegati nelle costruzioni edilizie.

IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE  ( PSC ) definisce, quindi, le strategie per il governo dell’intero  territorio comunale. Esso è il nuovo strumento Urbanistico generale che delinea le scelte strategiche e strutturali di assetto, sviluppo, di tutela dell’integrità fisica ed ambientale e l’identità strutturale culturale del territorio comunale in coerenza con il quadro conoscitivo e con gli esiti della Valsat .

Il PSC si conforma alle prescrizioni e ai vincoli e dà attuazione agli indirizzi e alle direttive contenuti nei piani sovraordinati .

Il Piano individua e valuta le risorse naturali presenti nel territorio comunale in urbanizzato, urbanizzabile e rurale;  definisce quali fabbisogni insediativi potranno essere soddisfatti dai POT (Piano  Operativo temporale Comunale) , fissando limiti e condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni; individua le infrastrutture e le attrezzature di maggiore rilevanza definendo i criteri di massima per la loro localizzazione.

A tal fine, la Giunta predispone il  Documento preliminare al PSC.

Esso è l’atto d’indirizzo del Piano Strutturale Comunale, un atto di contenuto pianificatorio che fornisce indicazioni sulle scelte strategiche e gli obiettivi generali che si intendono perseguire con il piano, e individua inoltre le condizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio: a tal fine, anche nel Documento Preliminare, oltre che nell’apposito documento di Valsat, vengono evidenziati i potenziali impatti negativi delle scelte operate e le misure idonee per impedirli, mitigarli o compensarli.

Il documento preliminare ha la funzione dunque di fornire agli enti  e a tutti coloro che sono chiamati a parteciparvi, una illustrazione dei contenuti fondamentali che l’amministrazione procedente intende dare allo strumento in corso di elaborazione.

A tale scopo la Giunta propone le seguenti indicazioni  per una corretta   “ Pianificazione Urbanistica tra interesse pubblico e privato.”  

 Il PSC classifica il territorio comunale in urbanizzato, urbanizzabile, agricolo e forestale, individuando le risorse naturali ed antropiche del territorio e le relative criticità ed applicando gli standard urbanistici di cui all’art. 53 della Legge sull’urbanistica regionale n. 19 del 16 aprile 2002 e successive modifiche.

Territorio Urbanizzato

E’ compreso in tale ambito il territorio già ricompreso e disciplinato  dallo strumento urbanistico attuale  è già edificato .

La disciplina urbanistica dei quartieri e  non solo, tende alla trasformazione qualitativa dell’esistente e al potenziamento dei servizi.

A tal fine, viene meno l’indice di edificabilità di zona incentivando la riqualificazione ed il recupero dell’esistente attraverso il principio di “premialità”

In  queste aree (es. quartiere Pille, San Giorgio, area ex L.167, ecc.) alcune per altro già interessate dai Piani di Recupero Urbano,  occorre proporre interventi di recupero  dell’esistente, anche mediante demolizione e ricostruzione e proporre  la  possibilità  di  un premio edificatorio in  più del 20% dell’esistente ed un ulteriore 10% se si interviene attraverso l’utilizzo di materiali eco compatibili e a basso impatto ambientale, nonché riqualificazione e rigenerazione anche attraverso aree per servizi ( parcheggi, parchi, ecc…)

Per quanto attiene i quartieri  e le contrade edificate  spontaneamente  ed abusivamente che allo stato non esprimono una regolare pianificazione urbanistica occorre prevedere il loro recupero, attraverso  specifici  piani di recupero che stabiliscano criteri generali di progettazione  a cui rifarsi,  intervenendo  sugli immobili, sulla viabilità, creando spazi verdi,  spazi di aggregazione, parchi pubblici e per  il tempo libero, servizi per l’infanzia e per gli anziani,  adeguamento della rete fognaria alle norme vigenti in materia, creazione di isole ecologiche per un adeguato smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Ulteriori premialità possono essere attribuiti a progetti di qualità su più lotti, anche mediante accorpamento di aree contermini .

Centro Storico:

Particolare attenzione va al centro storico della nostra cittadina, è importante, infatti, individuare quindi gli edifici con caratteristiche di particolare pregio architettonico e/o storico di cui alcuni oggi quasi interamente disabitati, ma di memoria storica e patrimonio culturale. Essi vanno recuperati mediante interventi rivolti alla conservazione, al risanamento, alla ricostruzione e alla migliore utilizzazione.

La bellissima Villa  G.Mazzini, che già rientra nell’elenco dei Monumenti Nazionali, è una vero e proprio balcone sul mare, dal quale si scorgono il Mar Tirreno, lo Stretto di Messina, le isole Eolie, Bagnara Calabra e Scilla dal lato sud ovest, mentre dal lato nord est si continua a vedere una lunga spiaggia che da Gioia Tauro,  Nicotera , Tropea arriva  fino a intravedere Capo Vaticano. Ed ancora: il  rione Cittadella, il più antico quartiere di Palmi, e di cui si tratterà nei successivi paragrafi per una giusta rivalutazione, e le località Palamara e Motta.

La Villa Comunale realizzata dopo il terremoto del 1783, è costruita in parte su una antica  muraglia, conosciuta come “Piano delle Muraglie”, all’interno della quale vi sono alcuni ambienti utilizzati in tempo di guerra come rifugio, che andrebbero recuperati con ristrutturazioni e riqualificazioni tali da creare spazi  da utilizzare in ragione delle diverse esigenze: mostre d’arte, botteghe artigianali, presepi viventi, dunque spazi culturali usufruibili dalla pubblica Amministrazione, dalle associazioni, molto presenti sul nostro territorio, dai cittadini tutti. Il belvedere della villa Comunale è attrazione turistica di vasta entità, un giardino pubblico  che va rispettato e difeso.

Al di sotto della Villa Comunale il rione Cittadella, la cui nascita coincide con quella della stessa Palmi, si può prestare a una vera e propria rivalutazione turistica commerciale, e potrebbe quindi essere veicolo promotore dell’intero territorio.

La sua struttura caratterizzate da tre assi viarie principali parallele, Via Rosselli, Porto Oreste e Cittadella, collegate attraverso, piccole viuzze in cui è presente l’originale pavimentazione, e da alcune scalinate in granito, fa si che tale area potrebbe essere rivalutata con la realizzazione di piccole botteghe artigianali, un piano di colore degli edifici, in modo da creare un quartiere caratteristico, mediante cambio di destinazione d’uso previa convenzione o atto unilaterale d’obbligo, implementazione dei servizi, anche in funzione della vicinanza alla zona della Marinella,  del teatro della Motta, e in funzione di un miglioramento dei collegamenti ferroviari, anche per la realizzazione dell’ospedale unico della Piana.

In questa ottica si dovrebbe dare nuovo lustro anche alla chiesa del Santissimo Crocifisso,  con le sua antica cripta, situata sotto il presbiterio attuale, testimonianza di un complesso edilizio antecedente all’attuale,  poco conosciute al pubblico.

Considerando l’implementazione dei servizi amministrativi a Palmi, dovuti anche all’accentramento di alcuni importanti uffici, si dovranno individuare, nelle aree centrali, zone in cui è possibile la realizzazione di strutture come parcheggi sotterranei e quanto altro dia la possibilità di un decongestionamento del traffico.

La Ferrobeton,  è un quartiere storico del centro palmese, nei pressi dell’area sede del più importante centro amministrativo della piana, si presenta come un quartiere poco organizzato, nel quale l’abusivismo edilizio  ha fatto da padrone, rendendo l’assetto urbano irregolare, sia come altezze dei palazzi che come colori delle facciate.

Nel quartiere esistono, quindi,  poche aree a verde, e centri di aggregazione, tuttavia sussistono, degli spazi pubblici che potrebbero essere rivalutati, come la piazzetta di via Piave, o la piazzetta presente tra via C.Battisti, e via R.Pugliese, nella quale, attraverso una commistione pubblico/privata, si potrebbe procedere alla  realizzazione di parcheggi sotterranei, per gli uffici centrali, e realizzare quindi una nuova piazza attrezzata.

Altro elemento di sviluppo dei servizi, e quindi sviluppo dell’intero indotto commerciale e turistico è dato dalla riqualificazione dell’ex magazzino della PPM, esso infatti grazie alla sua posizione centrale, è collegato è situato in posizione centrale, tra via Sant’Elia e via Rodi   potrebbe essere utilizzato in parte come  area ricettiva, anche mediante la realizzazione di parcheggi sotterranei multipiano, non solo per coloro i quali si trovano a lavorare a Palmi, essendo anche posto lungo uno degli assi d’ingresso principali alla città, ma potrebbe servire da volano anche al turismo naturalistico che potrebbe utilizzare tale struttura come punto di partenza per le aree naturalistiche facente parti dell’asse del Tracciolino, il cui percorso posto a mezza costa lungo il fianco nord-est del monte Sant’Elia, è gia inserito all’interno dei percorsi naturalistici della Calabria, è costituisce col suo itinerario a picco sul mare della costa viola, un richiamo unico per i turisti.

Inoltre visto la sensibilità crescente in ambito naturalistico, e l’aumento di appassionati ciclisti, in tutto il territorio, la creazione di una pista ciclabile, che non intacchi la naturalezza dei luoghi, potrebbe essere un altro elemento di richiamo turistico della zona.

Sarà opportuno inoltre rivalutare il costruito anche attraverso l’adeguamento sismico dei fabbricati.

Territorio Urbanizzabile

Le direttrici di sviluppo del territorio  della Città di Palmi, dovranno essere messe in correlazione con lo sviluppo socio economico  della città stessa.

  1. Aree ambito di  località San Leonardo   e lungo la strada SS. 18 e direttrici S.P. per Seminara – S.P. per Pontevecchio – Nuovo Ospedale della Piana

Una particolare attenzione  dovrà essere rivolta allo sviluppo delle aree intorno al costruendo Ospedale della Piana, con particolare riguardo  alla creazione  di attività di servizi, quali Hotel, B&B , aree a uso commerciale, e ristorativo, viabilità e rete di collegamenti urbani sia col centro cittadino che con le più vicine stazioni ferroviarie. Si tratta infatti, di un Ospedale che raccoglie tutte le esigenze in campo sanitario di molta parte della Piana, pertanto, non può non collegarsi ad esso la possibilità di sviluppo urbanistico adeguato, moderno e rispondente all’incremento demografico che presumibilmente verrà a determinarsi per effetto di questa nuova realtà.

Lo sviluppo della rete viaria, al fine di agevolare l’ingresso  in Città per i provenienti  dalle vicine Gioia Tauro,  Seminara e paesi Aspromontane, rende  necessaria la realizzazione di una arteria  che partendo dalla soprelevata nei pressi di San Leonardo si colleghi alla strada ai margini del Carcere, che porta a via Concordato evitando la  già congestionata  viabilità  in zona Trodio e altre arterie di collegamento con il nuovo Stadio di Garanta e i quartieri San Gaetano, Terralunga, Garanta e Prato.

La prima arteria che attraverserà la contrada C.da Rinazzo, area “C” nell’attuale strumento urbanistico e che, vista la sua posizione panoramica, vista la vicinanza anche all’area di realizzazione dell’ ospedale, potrebbe svilupparsi come area a servizio e di tipo residenziale, con progettazioni di tipo pubblico o privato e pubblico/privato, con il rispetto dell’ambiente, mantenendo un giusto equilibrio tra verde ed edificando, permettendo nel contempo la realizzazione di sistemi di salvaguardia dal rischio idrogeologico delle aree comprese tra la stessa C.da Rinazzo e la sottostante strada Provinciale Palmi-Tonnara.Rinazzo.

Sempre funzionalmente all’area NUOVO OSPEDALE va fatto analogo discorso per le direttrici TRODIO-COLA DI REGGIO, A3-SEMINARA e A3- PONTE VECCHIO, ipotizzando la riqualificazione dell’intera area ad anelli concentrici intorno al NUOVO OSPEDALE con realizzazione di servizi (bar ristoranti alberghi B&B ecc), aree verdi, aree parcheggio, aree commerciali e artigianali e un sistema viario di collegamento con l’Aspromonte, i paesi della costa sud e nord e l’autostrada. La direttrice San Leonardo dovrebbe svilupparsi fino al Petrace.

A monte della contrada San Leonardo, con vista mare, dovrà essere prevista altra arteria quale prolungamento di quella  descritta  in precedenza  da  collegarsi a pettine con la viabilità interna esistente.

Lungo tutte le direttrici specificate, dovranno prevedersi aree di sviluppo edilizio  con annessi servizi  e aree verdi che siano anche  da volano per il recupero delle aree degradate dell’esistente.

Si potrebbe anche, in collaborazione con la direzione  delle  Calabro-Lucane, ripristinare la tratta della littorina Palmi-Gioia Tauro-Seminara-S.Eufemia realizzando un vero e proprio servizio di metropolitana di superficie  che oltre a rendere più facilmente raggiungibile il NUOVO OSPEDALE, potrebbe decongestionare il traffico d’ingresso a Palmi e creare nuovi posti di lavoro.

Le  contrade lungo la SS. 18 verso Gioia Tauro  e le Provinciali verso Seminara e Pontevecchio dovranno essere rivisitate  e  arricchite con servizi  anche con l’intervento dei privati, mediante  l’utilizzo dei Piani di Recupero  Urbano  che prevedano premialità.

Le strutture  realizzate  lungo la SS. 18, verso Gioia Tauro  e lungo le Provinciali verso Seminara e Pontevecchio potranno essere inserite in comparti edificatori,  che costituiscono uno strumento di attuazione e controllo urbanistico, nonché un momento di collaborazione della P.A e dei privati per lo sviluppo urbanistico del territorio. Gli strumenti che individuano i comparti devono stabilire l’estensione territoriale e la volumetria complessiva realizzabile. Per quanto riguarda gli insediamenti abusivi insistenti sul territorio,  che saranno ricompresi  nei comparti potranno essere recuperati anche mediante cambio di destinazione d’uso, previa revisione di eventuale convenzione o atto d’obbligo unilaterale, con  creazioni di spazi  e servizi di pubblica utilità.  Mentre, intorno alle strutture commerciali, che si sviluppano lungo la tre direttrici citate  dovranno essere  previste aree per servizi   di interesse pubblico e privato .

In tutte le direttrici per Gioia Tauro, Seminara e Pontevecchio possono essere identificate aree di sviluppo commerciale e artigianale.

  1. San Gaetano – Garanta – Prato

L’area in questione ha subito negli anni una notevole  trasformazione, per via della costruzione del nuovo campo sportivo,  e di strutture turisto recettive .

La viabilità esistente  è molto carente,  non in grado di  sopportare il peso  del potenziale traffico che può svilupparsi, sia  di supporto al NUOVO OSPEDALE e sia al nuovo Campo Sportivo.

Come già detto, occorre rivedere in tali aree la viabilità,  prevedendo la realizzazione di una strada che collega  l’area del Campo Sportivo  con la vicina provinciale Palmi – Pontevecchio.

Attenzione dovrà essere riservata ai parcheggi a servizio del nuovo Campo Sportivo.

Tutta l’area   ha la potenzialità per diventare  polo sportivo,  quindi si propone   la  individuazione di altre aree contermini a quella  già impegnata per il campo sportivo  per la realizzazione di altre  strutture sportive e di servizi.

Per quanto attiene l’edificato, oltre al già detto strumento del comparto edificatore, si potrà intervenire con recupero dell’esistente  prevedendo in caso  di demolizione e ricostruzione un premio di cubatura non  più del 20% dell’esistente ed un ulteriore 10% se si interviene attraverso l’utilizzo di materiali eco compatibili e a basso impatto ambientale.

Le  aree  ai margini, a destra ed a sinistra della strada Provinciale Palmi – Pontevecchio   e della strada provinciale Palmi-Seminara, impegnate da edificazione sparsa, dovranno essere dunque ricompresi in comparti edificatori, in esse inoltre dovranno essere previsti aree per servizi e zone verdi.  L’edificato attuale dovrà essere oggetto di recupero, prevededo anche qui, in caso di demolizione e ricostruzione una premialità di cubatura contenuta entro il 20% dell’esistente ed un ulteriore 10% se si interviene attraverso l’utilizzo di materiali eco compatibili e a basso impatto ambientale.

  1. Aree ex Macello  e  zona Rione Impiombato e aeree inedificate  lungo la strada  Palmi -Tonnara   prossime alle aree  già edificato ed ex zone B non edificate .

Tale aree  dovranno essere recuperate all’edificazione, così come  lo sono attualmente, con la creazione di aree a servizi  e  a verde . Dovranno essere previste strutture sportive  di quartiere e recuperare la viabilità esistente, con la creazione di percorsi naturalistici che portano verso  le grotte,  scoprendo  queste ultime ai turisti .

Le aree  con esposizione a mare, in parte edificate, del Rione Impiombato dovranno essere rivalutate, creando  dei comparti edificatori,  con servizi ,  valorizzando  l’area,  definibile come un balcone sul Tirreno. Il tutto attraverso il recupero  dei percorsi stradali  che dal nucleo abitato  posto sulla costa porta alla strada Palmi- Stazione F.S..  La stazione F.S.  dovrà essere recuperata alla vivibilità, offrendo ai  cittadini la possibilità, mediante un sistema  di convenzioni di realizzare strutture di aggregazione.

Altra attenzione finalizzata al recupero dell’esistente, dovrà essere rivolta al Rione Stazione F.S. , con potenziamento della viabilità che porta a Villa Repaci , con la creazione a monte della stessa di aree per servizi e ricezione turistica.

Percorsi naturalistici dovranno collegare la viabilità con le sottostanti spiagge della Pietrosa e Buffari e con la esistente stradella Rovaglioso

Tutta l’Area compresa tra: la nuova stradella Rovaglioso – Pietrosa – Villa Repaci – Grotte di Trachina – Spiaggetta dietro Olivarella e Olivarella, dovrebbe far parte di un Progetto unico PARCO LETTERARIO LEONIDA REPACI, prevedendo la realizzazione delle stradelle  di BUFFARI e PIETROSA, una unica strada di collegamento con pista ciclabile con uniformità di stili e materiali (pavimentazione, illuminazione, strutture edificate), creazione di aree parcheggio, ricettività turistica, strutture culturale-ricreative, ecc. di iniziativa pubblica e privata.

  1. Contrada Taureana  e contrade confinanti

La Contrada Taureana, trovandosi a mezza costa tra il mare ed il centro del Paese ed a pochi chilometri da esso, è divenuta negli ultimi anni un polo edificatorio, per chi vuole allontanarsi  dalle aree caotiche del Paese .

Tale crescita disordinata, merita di essere ordinata e caratterizzata, con la creazione dei servizi mancanti, favorendo il sorgere di strutture sportive e di servizi di interesse turistico di  inziativa pubblica o privata .

Vista inoltre la vena turistica culturale di Palmi, ci si dovrà muovere anche nella rivalutazione, delle aree attorno al “Parco Archeologico dei Taureani”, incentivando la ristrutturazione e rivalutazione degli immobili presenti, realizzazione di un sistema di servizi che possa integrarsi col parco, aumentando il periodo di utilizzo dello stesso, utilizzato quasi esclusivamente nel solo periodo estivo, ripristinare il sentiero che dal parco arriva alla Tonnara,  migliorando quindi il percorso utilizzato durante la processione della Madonna dell’Alto Mare, rendendo carrabile il ponte delle ferrovie e creando una strada che da questo colleghi alla direttrice Fracà-Gioia Tauro. La processione suddetta è anch’essa evento di stampo culturale –religioso che può, tornando ai vecchi fasti richiamare turisti, favorendo nel contempo la sistemazione idrogeologica dell’intero versante.

Fuori dalle zone a vincolo archeologico, in ragione della vocazione turistica, ampiamente documentata, potranno essere previsti dei comparti edificatori con annessi servizi e aree a verde con premialità in caso di demolizione e ricostruzione per come previste sopra.

Le zone di mezzacosta, lungo le direttrici attuali e la realizzazione di altre strade alternative finalizzate al decongestionamento del traffico nel tratto Tonnara – Scinà – Gioia Tauro, dovranno essere interessate da una  forma di sviluppo turistico ricettivo,  attraverso lo sviluppo di percorsi ecologici,  slow-food,  ristrutturazione  delle cantine e ruderi esistenti, con la formazione di una vera e propria rete di agriturismi, che diano non solo lavoro, riportando l’agricoltura al giusto valore che ha avuto e deve avere nelle nostre terre, e che facciano conoscere le peculiarità agroalimentari del nostro territorio.

In tale aree si potrebbero anche realizzare, visto le caratteristiche morfologiche dei terreni anche strutture sportive .

In questa area occorre prevedere sviluppi urbanistici e insediamenti di ricettività turistica, da collegare armonicamente con l’esistende e prevedendo servizi, parchi verdi, e sistemi di viabilità interna a immediato supporto degli insediamenti a mare.

 Tonnara , Pietrenere e Scinà

La Tonnara, Pietrenerè  e Scinà   dovranno subire una radicale riqualificazione, con la realizzazione dei servizi essenziali mancanti ed un programma che preveda una edilizia di qualità che prevalga su una edilizia di quantità, privilegiando interventi per la realizzazione e riqualificazione delle strutture di ricettività turistica. Dovrà essere rivisto il tessuto viario ed il  recupero di quello esistente e quello mal utilizzato.

Si prevede inoltre, per una migliore armonizzazione delle zone interessate demolizioni e ricostruzioni con premialità del 30% se i proprietari convengono con la P.A. un piano di colore da determinarsi di comune accordo con la Pubblica Amministrazione.

Dette aree dovranno essere valorizzate dal punto di vista turistico, con strutture che li rendano vivibile  tutto l’intero anno, creando servizi, aree di parcheggi e di attrazione e di ricettività turistica, che sono gli elementi  indispensabili per la crescita di  tale area a vocazione turistica. Favorire  strutture che  possano far rivivere le antiche arti marinare  della zona. L’edificato dovrà essere regolamentato da piani di comparto che devono stabilire l’estensione territoriale e la volumetria complessiva realizzabile.

Le zone ancora incontaminate verso Scinà  dovranno essere  pianificate creando piazze, oasi di verde, percorsi  ciclabili, ed attrezzature sportive e creando una viabilità che tenda a percorsi di collegamento celere verso la vicina Gioia Tauro  anche con soprelevate sopra il fiume  Petrace  e favorendo anche edificazione a basso indice.

Il PSC per tali aree dovrà recepire il Piano Spiaggia.

Sant’Elia

Il Sant’Elia, con il suo balcone sul Tirreno  dovrà essere  recuperato  e  diventare polo attrattivo per chi  ama la montagna. Ad oggi è completamente abbandonato,  dovranno essere creati percorsi naturalisti  e pensare ad un collegamento con la vicina costa  Bagnarese, riprendendo  l’idea di un percorso  che dal Tracciolino  raggiunga  detta a costa.  Le are edificate  dovranno essere ricompresie in comparti  edificatori, anche allargati, e dovranno essere  riproposte le strutture  sportive  potenziandole e creandone nuove  con assegnazione ai privati mediante convenzione. Anche qui vanno individuate specifiche aree per interventi volti a creare strutture di ricettività turistica, anche con interventi privati o pubblico-privato.

La pineta, dovrà essere considerata come un area da sfruttare per la creazione  di  spazi  per percorsi salute  e  ricreativi, parchi avventura.

GESTIONE DELLA PIANIFICAZIONE 

Per la  gestione delle nuove aree urbanizzabili, la Giunta propone l’utilizzo dell’Istituto della perequazione   urbanistica , una indicazione per una corretta   “ Pianificazione Urbanistica tra interesse pubblico e privato”.

Preliminarmente, occorre precisare che la perequazione  non è attuabile in tutto il territorio comunale, essa risulta condizionata da precise logiche spaziali e non è oggettivante  praticabile nelle zone di conservazione ossia nella città consolidata. Essa perciò praticabile unicamente nelle  aree di espansione.

Nello specifico:

La perequazione urbanistica, così come previsto dall’art. 54  della legge n. 19 del 2002 e s.m.i.,  segna il superamento dello schema tradizionale di pianificazione fondato sulla suddivisione del territorio in zone di espansione e zone F preordinate all’esproprio (per opere pubbliche),  con lo scopo di  perseguire l’equa  distribuzione,  tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi di espansione urbanistica,  conseguendo dei vantaggi connessi a detta espansione e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali;

occorre, anche,   evidenziare, come  parte integrante dello sviluppo del territorio :

  1. La compensazione , che consente ai Comuni di acquisire aree ed edifici oggetto di vincolo preordinato all’esproprio attribuendo in compensazione diritti edificatori;
  2. La  incentivazione, che  consente ai Comuni di stimolare interventi di riqualificazione  urbanistica, paesaggistica, architettonica e ambientale mediante il riconoscimento ai proprietari interessati di  diritti edificatori;
  3. La variazione della destinazione urbanistica , tutte le aree per le quali è prevista la variazione della destinazione urbanistica  devono essere  ricompresse nel medesimo ambito (comparto), da assoggettare a P.U.A. (Piano Urbanistico Attuativo) di cessione gratuita al Comune delle aree per opere di urbanizzazione e per donazioni e/o opere pubbliche (espresso in una percentuale dell’intera superficie fondiaria);
  4. Mutamento di destinazione d’uso degli immobili, la disciplina del mutamento delle destinazione d’uso degli immobili, così come previsto dall’art. 57 della legge 19/2002 e s.m.i.,  saranno divisi per raggruppamenti :
    1. residenziale, turistico-ricettiva e direzione sanitaria;
    2. produttiva (commerciale, artigianale., industriale), piccola e media industria ecc.)
    3. industriale
    4. servizi pubblici o di interesse pubblico  a carattere generale o comprensionale

Una specifica disciplina va rivolta :

  1. all’edilizia sostenibile, così come previsto dall’art. 53 bis della legge 19/2002 e s.m.i. , che mira   a soddisfare gli obbiettivi generali di qualità della vita, di salubrità degli insediamenti e di compatibilità ambientale;

Insediamenti  Produttivi   (Legge 865/71 ART. 27)

Saranno disciplinate dai P.I.P.   – Piano  Insediamenti Produttivi  da localizzare in area  facilmente accessibile  collegate  alla grande viabilità .

Per contenere la dispersione insediativa delle aree produttive, dovranno essere individuate  aree a valenza strategica sovracomunale  sulle quali garantire i requisiti di Apea (aree produttive ecologicamente attrezzate)

In tale area trovano  localizzazione gli edifici per le industrie, per il commercio, per l’artigianato e  per le piccole e medie industrie .

Zone agricole e  forestali

Comprende al parte del territorio comunale con attuale caratteristica  agricola  e boschiva nella quale si intende  mantenere e valorizzare ulteriormente tale funzione, stabilendo le modalità di intervento  per favorirne lo sviluppo economico,  produttivo di miglioramento della qualità della vita per le popolazioni residenti  sulla base dei principi di eco-compatibilità e sostenibilità ambientale. Mantenendo integre le radici  culturali e storiche del territorio e del mondo rurale .

In tale  zona dovrà  essere consentita la realizzazione di costruzioni, rifacimenti e trasformazioni  che interessano la produzione agricola, l’insediamento di edilizia residenziale sparsa, compresa quella finalizzata all’agriturismo, cambiamento di destinazione d’uso di cantine che nell’ottica di una rivalutazione del sistema agricolo-commerciale possano diventare strutture turistiche- ricettive anche con la conservazione dei tradizionali strumenti per la produzione del vino o altro.

Verde Pubblico e Privato

Il verde pubblico e quello privato dovranno concorrono insieme a quello del paesaggio rurale circostante a rendere più gradevole il paesaggio urbano riducendone la piattezza formale. Sensazione questa ultima sulla quale grava anche l’assenza di luoghi di identificazione della vitalità e socialità urbana.

Migliorare la qualità estetica dell’ambiente urbano ( Piano del Colore).

Sorge  la necessità di prevedere il piano colore e decoro, con lo scopo di riqualificare la città e di disporre  quindi  di  strumenti di regolarizzazione e controllo per una edificazione di qualità.

Ad oggi le immagini che vengono maggiormente in risalto sono le brutture di edifici mai finiti, privi anche di intonaco e ovviamente, senza colorazione esterna ad eccezione del grigio del cemento.

Il Piano del colore e del decoro deve indicare oltre le tinte per le facciate in modo da renderle perfettamente integrate nel contesto urbano, anche i materiali e gli abbinamenti delle decorazioni. Ma il vero obiettivo che il Piano dovrà proporsi  è quello di riportare l’attenzione di progettisti, committenti e cittadini sull’importanza dell’aspetto esterno dei fabbricati in quanto componenti essenziali della scena urbana.

 Conclusioni   

Palmi negli anni 70 ha  subito una trasformazione urbanistica  a causa della tendenza ad edificare quale obiettivo principale, trascurando il miglioramento qualitativo e lo sviluppo urbanistico residenziale del “ centro storico” .

L’espansione ha interessato gran parte del territorio con particolare riguardo alle aree agricole, soprattutto con edilizia di tipo condominiale anzichè conservare quella che era la struttura edificatoria originaria del paese, costituita da case singole post-terremoto.

Palmi è una  cittadina a vocazione Turistico- Culturale, e al contempo terziaria con la naturale conseguenza della presenza di diversi uffici quali:  Uffici giudiziari, (Tribunale, Corte d’Assise, Giudice di Pace che servono l’intera Piana)  Uffici del Registro, INPS, INAIL, Casa Circondariale, poste sul territorio, si rende perciò necessaria la individuazione di nuove aree di sviluppo urbano impegnando le aree già in zona “C” e prevedendone altre nella cintura urbana anche per la creazione di servizi e infrastrutture (parcheggi, aree ricreative, botteghe artigianali, ristorazione, ) .

Il singolo cittadino deve sentirsi parte integrante di un contesto urbano condiviso, va incentivata la cultura dell’educazione civica e della custodia sociale degli spazi pubblici. Saranno individuate nuove aree da riconvertire a spazi pubblici come le piazze, antichi luoghi di incontro di ritrovo collettivo e di integrazione sociale.

I poli di eccellenza

1)      Palmi città di Cultura

Dal punto di vista culturale, Palmi è una cittadina che ha dato i natali a personaggi di valenza nazionale ed internazionale, Cilea, Manfroce, Leonida Repaci, Lacquaniti Luigi, Milone Pietro, Battaglia Felice, Altomonte Antonio,  E’ fornita di una pinacoteca d’eccellenza ed di una biblioteca comunale che è la più grande e la più importante della provincia, nonchè di un parco archeologico “Antonino De Salvo” visitato da turisti di ogni parte. Tuttavia, fino ad oggi non si è mai riusciti a valorizzare tale propensione culturale, pertanto, si rende  necessario un sistema che porti la cittadina al di là dei propri confini. Ovviamente occorre attrezzare il paese di servi ed infrastrutture, che si integrino con la realizzazione di nuovi poli di eccellenza e con la nuova visione strategica con la quale Palmi potrà aspirare ad una corretta posizione nel circuito culturale nazionale ed internazionale, proponendosi quindi, come centro motore del Tirreno reggino.

Pertanto vanno individuate delle aree, nelle vicinanze della già presente Casa della Cultura “Leonida Repaci”,  dove far nascere un polo fieristico comprensivo di aree espositive, area circense, aree polifunzionali, aree esterne, palazzi dei congressi, ristorazione, aree commerciali, farmacie e pronto soccorso, info point, accessibilità per i  disabili, parchi, spazi verdi, servizi igienici.

Ancor, insiste sul territorio Palmese, presso c.da Motta, un teatro all’aperto di recente costruzione, utilizzato per manifestazioni anche di portata nazionale . Il Piano prevede nel luogo in cui insiste il suddetto teatro la implementazioni di servizi annessi al teatro, consistenti in parcheggi, ristorazioni, hotel, attrezzature turistico ricreative che possono esseri realizzati nei terreni vicini al teatro stesso attraverso anche la individuazione di aree “F” (zone destinate a servizi), con interventi prevalentemente di tipo privato e pubblico ove vi sia l’interesse.

2)      Palmi città tra monte e mare

Dal punto di vista della vocazione turistica, si osserva che l’abitato di Palmi è posto su un esteso terrazzo nel fianco settentrionale del monte Sant’Elia.

Qui le pendici del monte S.Elia sfumano una serie di colline che formano delle falesie lungo la costa, verso l’interno si fondono invece in una pianura ondoluta che è la “Piana di Palmi”.

La posizione in cui si trova l’abitato è a mezza costa tra la spiaggia di Tonnara e Pietrenere, le scogliere di Rovaglioso e della Marinella, ed il monte S. Elia, risultando perciò essere una città di mare e di colle e pertanto con  una eccellente vocazione turistica.

Non vi è dubbio,  dunque, che tutte le bellezze naturali del Territorio Palmese, insieme alle vicine spiagge della “Costa Viola” debbano, finalmente, trovare una corretta esaltazione, affinché il nostro territorio sia vettore turistico dell’intero comprensorio e possa proporsi come centro motore della “Costa Viola”.

Pertanto, uno degli obiettivi principali del PSC è quello di dare la possibilità di soddisfare le esigenze del mercato turistico,  perciò creare un sistema di viabilità adeguato, anche con il recupero di viabilità in disuso esistente, attraverso creazione di parcheggi ed infrastrutture, alberghi,    percorsi naturalistici,  slow food,  villaggi turistici, campeggi, parchi di divertimento, botteghe artigianali  da localizzarsi in aree a mezza costa e a valle della linea ferroviaria. Con tipologie costruttive di tipo mediterraneo e nel rispetto del R.E.U. e delle Leggi Urbanistiche.

Il nuovo strumento urbanistico dovrà ridisegnare una città turistica, avendo come obiettivo quello di garantire lo sviluppo futuro del paese con una offerta  articolata che riesca a fidealizzare nel tempo gli utenti.

Il Piano prevede la riqualificazione dell’esistente in zona Marinella e Tonnara con la previsione di un piano di colore che armonizzi l’esistente con il contorno ambientale.

Una risposta efficiente ai cittadini, il Piano Strutturale comunale la deve dare anche attraverso la creazione di un centro polisportivo dove possono essere realizzati, intorno ad una cintura di verde, impianti sportivi di ogni genere: campi da tennis, calcetto, basket, piscina,  squash, strutture sportive per disabili, pareti da scalata, piste ciclabile, pista di pattinaggio e altro da localizzarsi in zona periferica, recuperando eventualmente l’esistente ed ampliando.

E’ necessario anche l’elaborazione di un nuovo piano commerciale che rivitalizzi l’intera zona centrale, incentivando l’apertura di nuovi locali  con la realizzazione di un’area commerciale da gestire come piano ai sensi della legge Legge 865/71 ART. 27. Tale areada prevedere fuori dal centro urbano ,lungo l’arteria che da Palmi porta verso Taurianova. .i.

3)      Palmi città dell’Ospedale della Piana

A breve l’Ospedale Unico per la Piana  sarà una realtà,  è  Palmi dovrà essere pronta  a creare  le condizioni perchè esso possa essere sorgere senza difficoltà dal punto di  vista  urbanistico.

La  creazione di poli di servizi nelle aree prossime al costruendo  Ospedale  dovrà evolversi  contestualmente  alla sua realizzazione .

L’auspicata  realizzazione di una  nuova viabilità, in aggiunta a quella in fase di completamento  dovrà essere una priorità.

Contestualmente, dovrà  essere prevista un’area  prossima all’ospedale per la realizzazione di un eliporto, che possa creare  un facile collegamento dell’Ospedale con altri poli di eccellenza della nostra regione .

Quanto previsto dalle presenti linee guida risponde alle esigenze di una cittadina che, in ragione di quanto sopra detto, ha la potenzialità di diventare una città caratterizzata da uno sviluppo preminentemente  turistico- culturale oltre che città di servizi.

Solo il PSC che è anche uno strumento “strategico” e perciò non si limita, dunque, a considerare solo la cubatura esistente, ma le potenzialità della cittadina, può spingere Palmi alla responsabile e sana crescita, in ragione della città più importante della futura “Città Metropolitana

4)  Palmi Città dei Servizi

  Palmi accanto alle sue bellezze naturali, per la posizione strategica in cui si trova, tra Mare e Monti, è anche una città di servizi con la presenza di diversi uffici quali:  Uffici giudiziari, (Tribunale, Corte d’Assise, Giudice di Pace che servono l’intera Piana)  Uffici del Registro, INPS, INAIL, Casa Circondariale, poste sul territorio, si rende perciò necessaria la individuazione di nuove aree di sviluppo urbano impegnando le aree già in zona “C” e prevedendone altre nella cintura urbana anche per la creazione di servizi e infrastrutture (parcheggi, aree ricreative, botteghe artigianali, ristorazione, ) .

Proprio la presenza dei suddetti uffici aumenta gli abitanti, che pur non risultando residenti, sono  in effetti dimoranti presso la cittadina perché  in essa vi lavorano.

Tali numerose presenze richiedono un impegno dell’Amministrazione che passa attraverso la realizzazione di realtà più sostenibili, di una viabilità al fine di favorire la movimentazione di mezzi senza congestione di traffico. Una città, dunque,  finalizzata fornire sia ai cittadini ivi dimoranti sia a quelli che provengono dalle altre zone della piana per servirsi degli uffici, condizioni di vivibilità più consone alle attività che quotidianamente sono chiamati a svolgere.     

  L’Amministrazione Comunale

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Link utili:

Regolamento edilizio – Palmi 26/11/2001

Limiti e obblighi del prg

Legge 17 agosto 1942 n°1150 modificata e integrata dalla legge 6 Agosto 1967 n°765

Legge sull’urbanistica regionale n. 19 del 16 aprile 2002

Provincia di Reggio Calabria – P.T.C.P – Documento Preliminare;Tomo I, Strategie di piano; Tomo II , Il territorio provinciale: carattere e tendenze evolutive – novembre 2009- https://circoloarmino.files.wordpress.com/2012/05/preliminare.pdf

Provincia di Reggio Calabria – P.T.C.P – V.A.S ( Valutazione Ambientale Strategica)- Rapporto Ambientale- dicembre 2010 https://circoloarmino.files.wordpress.com/2012/05/vas_rapporto_ambientale_ptcp_rc.pdf

Provincia di Reggio Calabria – P.T.C.P- Tomo I , Quadro delle strategie di Piano; Tomo II, Il territorio provinciale: carattere e tendenze evolutive-dicembre 2010- https://circoloarmino.files.wordpress.com/2012/05/ptcp_rc-1.pdf

Provincia di Reggio Calabria – P.T.C.P-Norme tecniche di attuazione – novembre 2010- https://circoloarmino.files.wordpress.com/2012/05/norme_tecniche_attuazione.pdf

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2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Pino Ippolito Armino ha detto:

    Di fronte a questo documento, dopo la sua attenta lettura, si fa fatica a pensare che Palmi possa davvero, infine, farcela a uscire dal sottosviluppo e dal degrado in cui è stata cacciata dalla pessima condotta della politica locale. Non ci sono idee che non siano vecchi, rimasticati luoghi comuni. Non ci sono progetti che non siano altro che espansioni edilizie. Nella città di Parpagliolo (celebrato a parole e inascoltato nei fatti), nella città che possiamo dire anche di Salvatore Settis, la conservazione del paesaggio, il bene comune forse più prezioso da tutelare per i cittadini di Palmi, è ancora una chimera.
    Su tutto, sovra tutto, campeggia un solo principio: la premialità, una dissennata premialità che dovrebbe consentire l’incremento di cubature sino al 30%, in una città che ha già oggi spazi più che doppi rispetto alla sua popolazione residente. Il solo esito possibile che ci consegnerebbe un PSC di questo tipo è il saccheggio di quel che resta di un patrimonio di bellezze naturali già duramente intaccato dall’insipienza e dal malaffare.

    1. Gustavo ha detto:

      Concordo, tante parole per nascondere il vuoto di idee nuove e nello stesso tempo non scontentare nessuno, ovviamente a parole. Visti questi atti, il legittimo dubbio che i nostri amministratori non riusciranno nell’impresa diventa una triste certezza.
      Il Psc deve sottostare a precise leggi (statali, regionali e provinciali) di volumetria, di spazi pubblici, di servizi,…. Solo un reale, vertiginoso aumento della popolazione palmese, diciamo pure dovuto al “costruendo” ospedale, ai “servizi”, e al turismo, che diminuisca drasticamente il rapporto esistente di metri cubi per abitante,da te ricordato ed attualmente attestato ad almeno il doppio, può dare il via a nuove costruzioni (esclusi i completamenti). Credo che sia anche questo il motivo per cui viene, spessissimo, ricordato il “premio” del 30% di volumetria in più, se si demolisce e ricostruisce il vecchio. Certamente di per se questo non è un male se gestito bene. Palmi deve essere ricostruita in gran parte se vogliamo avere case antisismiche e con criteri moderni di risparmio energetico e, certamente, più verde pubblico,più servizi, posteggi ( diversi dalle piazze, che hanno altri scopi sociali), strade , …

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