14 – Osservazioni, ai sensi del comma 5, art.27 della LR n.19/2002 …(PSC)

In mattinata abbiamo presentato le osservazioni del circolo al PSC adottato dal Consiglio comunale in data 31/07/2014:

 

Al Sindaco del Comune di Palmi

Piazza Municipio-89015 Palmi (RC)

 

Oggetto: Osservazioni, ai sensi del comma 5, art.27 della LR n.19/2002 e s.m.i., al Piano Strutturale Comunale (PSC) adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 31/07/2014.

 

Il sottoscritto Domenico Gagliostro, nato a Palmi (RC) il 13 aprile 1955, residente in Palmi via Bruno Buozzi 168, in qualità di rappresentante dell’associazione “Circolo Politico Culturale A. Armino” con sede in Palmi via Rocco Pugliese trav. V, presa visione del PSC adottato con deliberazione consiliare n. 40 del 31/07/2014, presenta le seguenti osservazioni:

 

  1. Durante la formazione del PSC non è stata “garantita la partecipazione dei soggetti interessati al procedimento attraverso la più ampia pubblicità degli atti comunque concernenti la pianificazione” come previsto dalla LR n. 19/2002 e s.m.i., né sono stati organizzati i “laboratori di partecipazione” di cui all’art. 11 comma 6. E, nondimeno, alle proposte avanzate dal Circolo Armino non è stato dato neppure riscontro.
  2. Il PSC adottato non rispetta il divieto assoluto di edificabilità nella fascia costiera interna ai trecento metri dal confine del demanio marittimo come prescritto dall’art. 11 comma 2 dal QTRP.
  3. Il PSC adottato stabilisce, attraverso il Regolamento Edilizio Urbano (REU), la dotazione di standard urbanistici pari a mq 20/ab. Ciò contrasta con l’art.16 comma 2 del QTRP, che prevede standard urbanistici nella misura di mq 26/ab.
  4. Il QTRP stabilisce che gli ambiti urbanizzabili siano utilizzati in via straordinaria dopo il soddisfacimento dei principi di “ammagliamento” e omogeneità al fine di mitigare il consumo del suolo. Il PSC prevede nuovi insediamenti residenziali nell’ambito CR per una volumetria realizzabile di 110.888,21 metri cubi su 22 ettari, e ciò non trova nessuna giustificazione per due motivi:

              a)   la presenza di volumetria residenziale che supera abbondantemente i 5 milioni di metri cubi;

              b)  il decremento della popolazione in atto.

Per queste ragioni che rendono palesemente inadeguato il Piano Strutturale adottato, in conformità con il comma 10 dell’art. 27 LR. 19/02, chiedo, per conto dell’associazione che rappresento, l’avvio immediato della procedura di formazione di un nuovo Piano Strutturale.

 

Palmi, lì 7 novembre 2014

Domenico Gagliostro

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Riscontri sui quotidiani locali:

Gazzetta del Sud del 11/11/2014: “Cemento sulla fascia costiera scelte urbanistiche bocciate

Garantista del 11/11/2014 :”Armino:bisogna annullare il piano

Garantista del 28/11/2014: “PSC: arriva il cartellino rosso della Provincia

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Gustavo ha detto:

    Mentre le osservazioni dei cittadini, associazioni, ecc possono essere “allegramente” disattese e rigettate, (poi, eventualmente, ed in azioni successive, sarà il Tar ad accoglierle), quelle della Provincia e della Regione debbono trovare accoglimento e comportano variazioni del PSC. Sarà interessante sapere che variazioni vengono richieste dalla Provincia. Questo PSC si sviluppa attorno ad una “filosofia” di gestione totalmente errata, oltre all’idea che chi vince ha diritto di fare quello che vuole e che gli fa più comodo. Piccole variazioni non ne faranno un buon piano.

  2. FB ha detto:

    Ovviamente è da esaminare la verifica della Provincia, ma, a parte l’impressione grave che si ricava dal tenore dell’articolo di stampa, dubito molto che vi sia spazio per correzioni o ritocchi sul PSC. Anzi, con l’evento parallelo dell’arresto dell’assessore Isola (ma anche in assenza di questo), parlare di sopravvivenza della giunta Barone è irrealistico.

  3. massimo ha detto:

    Ma come si può pensare di gestire il Territorio del Comune di Palmi cambiando lo stato di destinazione urbanistica a centinaia di appezzamenti di terreno, per decine di ettari di estensione, senza sentire il dovere di avvisare i proprietari dimostrando arroganza e nessun rispetto verso i cittadini interessati?
    Come si può pensare che il Comune possa gestire decine di ettari di verde urbano e periurbano sottratto ai privati quando non riesce a gestire il limitatissimo spazio verde della Villa Comunale?
    Come si può pensare di esercitare l’azione radicale dell’esproprio contro l’interesse e le legittime aspettative di uno solo dei cittadini-proprietari senza aspettarsi che questi che questi ricorra senza indugi al TAR con esborso di somme rilevanti da parte del Comune, e quindi di tutti i cittadini, come è già stato per il passato?
    Non si può gestire il Territorio operando CONTRO i cittadini ma CON essi evitando di penalizzare chicchessia ed il perpetuarsi di violenze ed abusi da parte di chi non ha nulla da perdere, come per il passato.

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