Inutile leggere le oltre duecento pagine della sgangherata Relazione Generale per tentare di dare un senso alle decisioni contenute nel Piano Strutturale Comunale recentemente adottato dal Comune di Palmi. Sono pagine che, quando non risultano malamente copiate da altre amministrazioni, non conoscono neppure la grammatica o l’aritmetica di base. Inutile anche consumarsi gli occhi sulle astruse cartografie per interrogarsi sull’espansione urbana disarticolata e informe, sugli ambiti residenziali di completamento immersi nel verde, sugli ambiti destinati a nuovi insediamenti per servizi localizzati in aperta campagna. É solo la lettura delle mappe catastali che ci solleva da questedifficoltà logiche per restituirci, infine, un significato chiaro e comprensibile a tutti. Bisognerebbe approfondire anche il più minuto dei dettagli ma è sufficiente qualche evidenza per farsi un’idea del quadro d’insieme, senza pretesa di voler esaurire l’argomento.
Francesco Parisi è l’urbanista che ha collaborato alla stesura del Piano. Di sua proprietà sono circa 600 mq posti all’interno di un’area, adesso edificabile, dove è possibile ampliare gli edifici e variare le destinazioni d’uso (ambito territoriale BR), che si trova alle spalle del campo sportivo Lopresti ed è molto prossima al centro storico (v. mappa catastale Foglio 34, particelle 734-738). I terreni con i più alti indici di fabbricabilità ed immediatamente edificabili sono quelli che ricadononell’ambito residenziale B di completamento. Percorrendo la statale 18 in uscita da Palmi, in contrada San Leonardo, sul lato sinistro, si trovano due ettari di terreno agricolo di proprietà Rossi divenuti in parte ambito territoriale B ed in parte ambito per nuovi insediamenti residenziali CR (Foglio21, particella 663). La famiglia Rossi, di cui è consulente tecnico l’ing. Parisi, è la stessa alla quale, di recente, la Corte d’Appello di Reggio Calabria ha riconosciuto un milionario risarcimento per gli espropri maldestramente eseguiti dal Comune di Palmi, in un’epoca nella quale lo stesso Parisi si trovava ancora nei ranghi di quell’ufficio tecnico, per realizzare in zona San Giorgio il Palazzetto dello Sport (mai completato), il Campo da Rugby e l’Istituto Statale D’Arte. E nella stessa zona il nuovo PSC ha individuato due grandi aree; una da destinare a nuovi insediamenti residenziali attraverso Piani di Lottizzazione da proporre o già approvati (ambito territoriale C) e l’altra a nuovi insediamenti per servizi (ambito territoriale CS). In entrambi i casi ritroviamo i Rossi: con un ettaro in area residenziale (Foglio 30, particella 78)e con gran parte degli oltre sette ettari nell’area a nuovi insediamenti per servizi (Foglio 34, particella 39).
Putrino Domenico è il geologo del Piano. Suoi sono circa 6.000 mq di terreno agricolo in contrada San Francesco (Foglio 4, particelle 351-248) in buona parte individuati per ospitare le nuove attività industriali e commerciali per la grande distribuzione (ambito territoriale D) ed in parte come zona di riqualificazione residenziale (ambito territoriale BR). Numerosi gli ambiti BR da sottoporre a interventi di riqualificazione dove sarà possibile edificare nuove costruzioni, ampliare gli edifici esistenti e variare le destinazioni d’uso. Una scelta per molti aspetti controversa, tanto più che probabilmente non interesserà tutti quei capannoni realizzati con l’applicazione dell’art.132 del Regolamento edilizio del 2002, che ha consentito negli anni di edificare con lotto minimo di 1.500 mq cancellando paesaggio agrario e consumando suolo agricolo.
In zona Pille si trovano aree per circa 3.800 mq (Foglio 29, particelle 781-778 -780-613) appartenenti agli zii di Antonino Randazzo, consigliere comunale eletto nella lista Barone Sindaco, e un fabbricato di proprietà del padre Giuseppe (Foglio 29, particella 810) divenuti ambito BR. In contrada Prato si trovano in ambito BR due fabbricati (Foglio 23, particelle 515 e 364) e terreni agricoli per circa 1.400 mq (Foglio 23, particelle 362–363–369-297) di proprietà del fratello dell’assessore all’Urbanistica Natale Pace, proprietario a sua volta di una piccola area di 100 mq (Foglio 23, particella 379) e di un fabbricato (Foglio 23, particella 520) sempre in ambito BR. Ancora in contrada Prato ed in ambito BR vi sono i terreni, circa 2.600 mq, del cognato dell’assessore Pace, Longo Filippo (Foglio 23, particelle 295-376-512) che ha addirittura fatto parte dell’ufficio di Piano U.T.C. che ha realizzato il PSC.
La fortunata combine ha baciato anche Francesco Trentinella, candidato sindaco e consigliere della lista Forza Palmi, autodefinitosi opposizione responsabile perché ha dato voto favorevole all’adozione del Piano(e poco dopo si è dimesso dalla carica di consigliere). A Taureana, lungo la strada che porta alla Tonnara, si trovano circa 5.200 mq di terreno agricolo, adesso edificabili (ambito per nuovi insediamenti residenziali CR), appartenenti ai suoi genitori (Foglio 11, particelle 2034-2035-1049-1053). Il Piano Strutturale doveva essere lo strumento per salvaguardare il territorio e le sue potenzialità, tutelando il suolo agricolo ed il paesaggio; è divenuto il consueto crocevia di particolari interessi immobiliari. Piccole cose?
Palmi 9/10/2014 – Circolo A. Armino
Questo articolo è stato pubblicato nel mensile Azione Metropolitana, ne è fatta una replica in questa sede per permettere ai lettori di esprimere un proprio giudizio.
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Riscontri nei quotidiani locali:
Gazzetta del Sud del 14/10/14 – “Continua a far discutere il PSC” e ” A rischio il paesaggio interno e costiero”
Garantista del 14/10/14 – “Presunti favori a tecnici e politici: bufera sul PSC”
Gazzetta del Sud del 15/10/14 – “Conflitti di interesse sul PSC? interrogazione della minoranza”
Garantista del 15/10/14 – “La magia del PSC “sfiora” Trentinella , Randazzo e Pace.”
Azz…per rivalutarsi i terreni alcuni sono pure stati pagati!
Circa i probabili interessi relativi al suolo ancora verde, che si vuole cementificare, dobbiamo dunque ritenere che non ci sarà riflessione alcuna da parte degli estensori, che non si procederà all’azzeramento del Piano? Danni certi si profilano… ove attuato; si tenesse almeno conto della lezione recente (Genova , Grosseto , Alessandria).
E se non scorrono nei luoghi della futura aggressione fiumi,torrenti e rigagnoli, c’è comunque la fragilità estrema del territorio (Palmi come tutta la Calabria sfasciume, più o meno pendulo sul mare ) , dove grava fra l’altro un alto rischio sismico.Territorio da tutelare semmai, come fa un genitore con il suo bambino. Si sono già eradicati gli ulivi secolari, si è scavata la collina per consentire un’orrida e selvaggia edificazione, ma tutto questo non basta.
Invero il problema è a monte: sono gli animi ad essere da tempo cementificati e l’uso speculativo del suolo una logica conseguenza di questo status.
Caro S., questa volta è il silenzio degli ultimi sgoccioli.
Non andrà in porto il tentativo di mettere tutto a tacere né basterà aver negato all’esangue opposizione di centro-sinistra un consiglio straordinario. Sapremo mantenere egualmente alta l’attenzione e vedremo quali e quanti consiglieri vorranno ancora rendersi complici di questa vergognosa vicenda.
Abbiamo di che ben sperare, mentre si fa diffusa la consapevolezza che è venuto il tempo di voltare pagina e di azzerare l’esperienza di una tra le peggiori amministrazioni che Palmi abbia mai avuto.
SIETE L’UNICA VOCE LIBERA E CORAGGIOSA DI PALMI. RIFIUTARE IL DIALOGO CON VOI E’ SINTOMO DI PAURA E MEDOCRITA’.
Condivido il pensiero di Civis. Chi rifiuta oggi il confronto con il circolo Armino è un illuso.
Ho letto un manifesto con il quale si annuncia la presentazione di un progetto per la sistemazione della località Motta, con panchine sul belvedere. Se è come dite voi che quel posto sarà destinato a una vasta area di parcheggi, sarà utile pubblicare un bando per la vendita in loco di mascherine antismog. Magari ad personam per qualche loro parente…