Circolo Politico-Culturale “A. Armino” -Palmi
Sono trascorsi quattro mesi dalla consultazione elettorale che ha incoronato Gianni Barone sindaco di Palmi, forte di un ampio consenso popolare e di una robusta maggioranza in Consiglio che nelle ultime ore si è di fatto ulteriormente allargata con l’arrivo di due consiglieri forzisti e, tuttavia, questi pochi mesi già consentono una prima valutazione. Non mancava, infatti, chi tra gli elettori confidava in un subitaneo cambio di passo rispetto alla pessima gestione della precedente amministrazione. Così davvero non è stato.
Il quartiere Pille, interessato da un interminabile progetto di recupero, è ancora un colabrodo di strade sventrate e a Marinella, la rete fognaria, per assenza di manutenzione, versa nauseabondi liquami, inquinando uno dei tratti più belli della nostra costa. A queste vere e proprie emergenze, che insieme a noi la sola opposizione di Sinistra per Palmi ha saputo sin qui denunciare, deve aggiungersi la lunghissima lista delle inefficienze e della cattiva ordinaria amministrazione della Città.
Non si può continuare a far manutenzione delle vie cittadine sovrapponendo strati di bitume perché così si compromette la funzionalità degli scarichi in fognatura (come già è avvenuto, ad esempio, all’incrocio tra la via Pizi e la via Zara), col risultato di costanti allagamenti del sedime stradale in caso di pioggia. L’impraticabilità dei marciapiedi, in alcune zone centrali e nelle periferie, è causa di incidenti, particolarmente a cittadini anziani. Le alberature che dovrebbero addobbare le vie sono state abbandonate; ancora resistono gli ultimi ostinati oleandri sulla via Roma né si provvede a nuove piantumazioni per sostituire quanti ne ha già abbattuto il parcheggio selvaggio e la mala cura. La Città è nell’insieme sporca, anche a causa delle cattive abitudini di molti concittadini che non vengono opportunamente sanzionate. Il centro storico di Palmi (forse unico tra i municipi italiani, grandi e piccoli, al nord come al sud, a non disporre di un’area interamente riservata ai pedoni) rimane aperto al traffico, così che una passeggiata in piazza I Maggio si risolve in uno slalom tra le auto in sosta e quelle di passaggio; e in certe ore della giornata, particolarmente se festiva, infilarsi a piedi in quel breve budello che conduce alla Villa Comunale, che è la via Toselli, vuol dire sottoporsi a una dose massiccia di ossido di carbonio.
Questo parziale elenco di quotidiani problemi – che attendono una risposta e che spesso non necessitano neppure di denari pubblici ma richiedono, questo sì, la capacità di mettere in moto la macchina comunale – è il segno più evidente della pochezza e della povertà della politica cittadina, tanto più che a questa inerzia fa da contrappunto la rapidità con la quale si è messo mano agli organigrammi nelle partecipate e all’aumento delle tariffe per i servizi scolastici. Per uscire da questo degrado – questa la lezione che viene ancora una volta anche dalla consultazione elettorale – era dunque ed è ancor oggi necessario avviare il corso di una nuova politica, i cui protagonisti siano infine scelti per capacità e non per appartenenza, gli amministratori per competenze e non per favori.
Palmi, 18 settembre 2012