Nello scorso numero di ottobre di “Azione Popolare”, giornale on line del nostro Circolo, con una brevissima nota titolata Sicurezza über alles!, abbiamo richiamato l’attenzione della pubblica opinione sulle spese che questa comunità sostiene a favore della sua Polizia Municipale, marcando la loro rilevanza all’interno di un bilancio già magro e così avaro di risorse per i più deboli (da ultimo segnaliamo l’acquisto di 16 giacche a vento per complessive novemila euro), senza con ciò mettere in discussione la legittimità degli atti che le hanno autorizzate. Queste banali evidenze, documentate da pubblici atti, hanno fatto registrare alcune imprevedibili e scomposte reazioni da parte del Comandante della Polizia Municipale.
L’irritazione del Comandante della Polizia Municipale ha trovato eco nella seduta del Consiglio comunale del 29 ottobre scorso, dove il consigliere Papalia del Popolo delle Libertà, ha sostenuto in suo verbalizzato intervento che “ci sono delle inesattezze circa la spesa sostenuta dalla Polizia Municipale di Palmi per la partecipazione a convegni, corsi di formazione aggiornamento”. Lo invitiamo a indicarci con precisione le nostre inesattezze, per non incorrere nello stesso errore che pretende di attribuirci. Lo stesso consigliere ha poi proseguito sostenendo come la vicenda dimostri da parte nostra “una mancata conoscenza sul funzionamento del Bilancio ed in particolare del PEG”. Con oggettiva solidarietà bipartisan, il consigliere del PD, Ranuccio, ha affermato di non potersi esprimere sulla questione in quanto non sa se il Circolo Armino possa essere o meno riconosciuto come soggetto politico e che in ogni caso “le dichiarazioni rilasciate da tale organizzazione non hanno rilevanza politica”. Mentre il consigliere democratico continua a interrogarsi, senza venirne a capo, sul significato di soggetto politico, noi, senza tentennare, confermiamo la sua arroganza e la sua pessima e lacunosa cultura politica. È certo un caso ma proprio in quei giorni la Giunta Comunale ha sentito il bisogno di riunirsi in apposita seduta, il 4 novembre, per deliberare in ordine alla destinazione dei proventi delle violazioni del Codice della Strada, si badi bene non per l’anno a venire, ma per quello in corso. Stimati ed iscritti nel bilancio di previsione 2013 duecentomila euro come introiti derivanti dall’accertamento di violazioni al Codice della Strada, la Giunta ha disposto, tra l’altro, di riservarne ventiduemila a spese per prestazioni, dotazioni e servizi della Polizia Municipale. Tutto a posto, dunque? Certo questo mostra la nostra “preventiva ignoranza” in materia di bilancio e la straordinaria preveggenza del consigliere Papalia, ma non basta ancora a soddisfare la questione che abbiamo posto. Resta da dimostrare, ed è materia certo opinabile, che il frequente rinnovo del guardaroba della polizia municipale sia il modo più efficace per soddisfare quel vincolo di destinazione di parte dei proventi contravvenzionali al “potenziamento delle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, anche attraverso l’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale” disposto dalla legge 29 luglio 2010 n.210. In una democrazia la funzione dell’informazione e del controllo della sfera pubblica e delle sue decisioni è molto importante. Per questo il Circolo Armino continuerà, senza alcuna preoccupazione e senza riserve, ad esercitarla come previsto all’atto della sua costituzione, con il suo stile di partecipazione alla vita pubblica palmese.
Palmi 21/11/2013 – Circolo A. Armino
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Delibera di Consiglio N. 91 del 29/10/2013: APPROVAZIONE VERBALI SEDUTE PRECEDENTI (pagina 2)
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Sono dichiarazioni scandalose dal punto di vista della qualità politica degli interventi. Certo è segno dei tempi, come ho più volte affermato in diversi commenti. Il problema importante del perchè si arretra sempre di più, oggettivamente, a ogni tornata amministrativa. Non si vorrebbe essere cattivi (semmai buoni con il pubblico), ma non si può fare a meno di inorridire di fronte al flatus voci del consigliere Ranuccio che, a quanto pare, non sa cosa sia un soggetto politico, nè se il Circolo Armino sia un tipo di verdura o cosa, e se la sua incerta natura non consentirebbe di tenere conto di una sua denuncia o segnalazione. Inaspettata e curiosa la dichiarazione del consigliere Papalia in C.C. circa l’essere proprietario di un Samsung Galaxi. Se vi interessa io posseggo un Motorola un pò difettoso (non un Nokia come erroneamente dicevo inter nos) e per la barba uso prodotti Proraso.
Incredibile, stupefacente, incresciosa appare anzitutto la dichiarazione del consigliere democratico, dalla quale traspare una singolare concezione della democrazia che riserverebbe, si può desumere, ai soli partiti rappresentati in Consiglio lo status di soggetto politico ed ai soli eletti il diritto di prendere parte alla discussione sulla cosa pubblica.
… dimenticavo. Non volendo fare diretta pubblicità a questo o a quel produttore, ma nondimeno volendo contribuire all’appassionante dibattito in corso, mi limiterò a segnalare che bevo l’acqua del rubinetto, così com’è.
Motorola e Proraso sono, sicuramente, ottime marche; per quanto riguarda l’acqua, potrei suggerire io qualche eccellenza locale , che però non sarà, certamente, ai livelli del Samsung Galaxy, che oggi è una delle migliori marche sul mercato. Comunque mi dicono che non sempre è all’altezza, perchè a volte, non funziona proprio bene come dovrebbe.
Per chi non lo sapesse ancora, invito a leggere il bel documento del PD sull’amministrazione pubblicato su “Pianainforma”. Ad essere più precisi si tratta di un documento del segretario del PD, Solano. Infatti oggi L’ora della Calabria pubblica la notizia del “gelo” tra il segretario PD e i suoi consiglieri che non gradirebbero le critiche all’amministrazione. D’altronde una prima avvisaglia di defezione dei consiglieri PD si era vista ai tempi della Varia uber alles (Sotto la Varia niente). Che dire? Se Salinger avesse conosciuto Solano prima di Werter avrebbe sicuramente preferito scrivere dei dolori del primo.
Pardon, Goethe non Salinger.
Neanche sotto tortura vi rivelerò che il mio cellulare è un Samsung… “Rinverdire” il vecchio articolo di Carmelo sulla scuola per politici?
Gentilissimi Signori,
è un piacere leggervi.
Tralascio la simpatica querelle sulla marca del mio cellulare, che in effetti ogni tanto funziona peggio del previsto, nonchè lo stralcio del mio intervento sul punto, evidentemente comprensibile solo a chi era fisicamente presente in aula…
In relazione alle spese sostenute dal Corpo della Polizia Municipale, mi sono limitato ad evidenziare che una informazione a mio avviso esaustiva sulle stesse avrebbe imposto di precisare che mentre il nostro Comandante spende 1.000 euro per un corso di formazione…i suoi omologhi spendono il triplo della stessa somma per il medesimo corso. Tutto qui.
Chiaramente ritenetemi a Vostra disposizione e…se doveste organizzare un corso di formazione politica, verrò volentieri ad imparare come si fa il Consigliere Comunale.
Lieto, in ogni caso, di scambiare opinioni con il Circolo, che rimane un unicum nella nostra Città.
Antonio Papalia
La scuola è certamente necessaria per chi non sa cosa sia un “soggetto politico”! Nel suo caso al momento possiamo soprassedere… avendo portato in Consiglio Comunale il “nostro” appunto (e quindi dandoci il riconoscimento di soggetto politico, ovviamente esistente di per se) sulla opportunità ( o meno) di fare certe spese sopratutto nell’attuale periodo di crisi. Certe somme certamente vanno spese in determinati ambiti… ma all’interno di questi è senz’altro possibile fare delle scelte opportune.
Un po’ fuori tema. Apprendo da internet che, a livello nazionale, il tesoro derivante dalle infrazioni al codice della strada è di circa 2 miliardi di euro l’anno. ”Nonostante questo fiume di denaro, per la “sicurezza stradale” sono stati spesi in media soltanto 30 milioni di euro all’anno”. In media ogni italiano spende a tale proposito 35 euro annui. Cifre molto superiori vengono spese nelle grandi metropoli (circa cento euro per Milano, Roma, Bologna). Reggio Calabria è il “fanalino di coda” con circa 10 euro pro capite. Palmi si allinea al suo capoluogo (200.000 euro divisi per abitante).
Ottima marca anche “ l’unicum “ , un digestivo ungherese a base di piante medicinali.
Farà, poi, bene alla salute? Sarà veramente efficace e farà digerire tutto ed anche le pietre come si diceva per il vecchio amaro “ Petrus” ? Non sappiamo, ma……..vedremo!
Ma perché vi stupite?
Non vi sembra che le dichiarazioni degli eletti siano da inserire nella comune volontà (forse l’unica cosa comune) degli apparati di escludere qualunque valenza politica al cittadino associato o meno che sia?
I politici nazionali ci hanno privato del diritto di voto, il cosiddetto politico locale si mette sulla scia dei suoi referenti nazionali ed il cerchio si chiude.
Ma, vivaddio, sui politici locali il potere di incidere, i cittadini, se sol lo vogliano, ce l’hanno.
Bisogna solo che qualcuno svolga il ruolo di memoria storica perché spesso si approfitta del fatto che i cittadini hanno la memoria corta.
Vero. E’ meno di nulla il cittadino, soprattutto se pensante.
E’ poi generalmente lontano dagli eletti il pensiero di dover rendere un servizio; come è lontana da loro l’eventuale disponibilità a recepire gli umori degli elettori (ormai ridotti a ‘ gente’… ovvero qualcosa che inerisce ad una massa informe): che fastidiosa perdita di tempo!
La lontananza delle istituzioni la si nota dallo sguardo del politico che per prassi è diretto verso l’infinito…. e sempre sopra il capo dell’ aspirante interlocutore che gli sta innanzi, quel tapino! Figuriamoci se lo guarda negli occhi!
Se poi osa il povero cittadino,ossequiato durante la campagna elettorale e soltanto sino alla chiusura finale dei seggi, ad urne sigillate; tempestato di telefonate- di cortesia ,naturalmente …- da mielose segretarie che esordiscono di solito con un : “L’ onorevole la saluta cordialmente…”; se osa , si diceva, rilevare qualcosa che non va o muovere una critica anche tranquilla,giammai caustica, al suo operato, ecco che la vita gli si sconvolge, e che si adonta.
Ciò vale per il politico come per qualsiasi uomo delle istituzioni.
L’ascolto, la riflessione, ‘le virtù del Capo’ ? Ma di che cosa stiamo parlando?
Poichè il popolo italiano, pur bue, è ormai stanco dei numeri primi essendo esso considerato numero zero, sembrerebbe ormai volere ( trad.:pretendere) , oltre che ‘attenzione’ , che la si finisca una buona volta con il ” A MIA!!” …. , espressione calabro- sicula che sta a significare: “Come osi criticare me, fare questo a me! “….
Ci pensino, lor signori.
Tutto è condivisibile di quanto dice G.I, in modo particolare il fatto che, purtroppo, la parte peggiore, quella forse preponderante della politica a tutti i livelli, fa testo e regola generale. Tuttavia, siccome il commento di G.I. si inserisce in un episodio o circostanza particolare, quella del consiglio comunale del 29 ottobre scorso, mi pare che sarebbe ingiusto mettere esattamente sullo stesso piano chi, come il cons. Papalia si è degnato di considerare la nota del Circolo “Armino” in C.C. e, addirittura di intervenire nel presente sito – a prescindere dal contenuto della sua opinione, condivisibile o meno – con chi ha assunto una posizione apolitica e atutto. Occorre fare molta attenzione con le generalizzazioni assolute, perchè hanno il difetto del pregiudizio sulle cose passate e presenti (in larga parte -ripeto- fondato), ma, se è vizio intellettuale, si estendono anche alle cose future.
Infatti. Condividendo le considerazioni di Civis, proprio da queste è scaturita la nota, che non era indirizzata certamente al sig.Papalia (nè l’ho citato), il quale ha avuto un comportamento garbato, lontano dalla protervia delle istituzioni sopra rilevata. Ho sbagliato ad inserire qui una considerazione che riguarda un modus operandi, una mentalità diffusa nei detentori del potere e la politica in generale, e pertanto mi scuso, in primis con lui per l’eventuale ‘qui pro quo’ .Non senza sottolineare che anch’io, da cittadina comune, sono perplessa, se non disgustata, da quanto mi passa sotto gli occhi quotidianamente.
Comunque sia… , querelle varie a parte, credo che non bisogna mai perdere di vista la ragione principale che ha dato sostanza e forma al superiore scritto. E’ impensabile, ed anche inaudito, a mio parere, sostenere ancora nell’anno 2013, che non sia possibile esprimere una opinione politica perché c’è un soggetto, incaricato per altro di un pubblico servizio, che non accetta intrusione alcuna nel suo operato ( come se fosse cosa privata ), credo che tali atteggiamenti, forse, potevano essere ammissibili in altre epoche storiche che per fortuna oggi non ci sono più
Scusate la nuova intromissione. C’è il ciclone… , invero azzoppato, e, non volendo uscire, si rischia in altro modo: di essere considerati recidivi, o fuori tema. Ma va bene; liberi voi di censura.
Si chiamerebbe, appunto, sig.Carmelo, arroganza del potere.
E dunque, per estensione, è la medesima di quella per cui – davanti alla realtà di pensionati (cosiddetti al minimo) costretti a frugare nei cassonetti …- si spendono comunque milioni di euro per l’acquisto di caccia F35 ( ci spieghino almeno, alla luce dell’art. 11 della Costituzione, a che cosa dovranno servire); delle spese per costosissime missioni (militari) tese ‘all’esportazione della democrazia”; dell’indifferenza tosta dei parlamentari rispetto alla richiesta dal basso – del tanto amato popolo di cui ci si riempie la bocca – di autoriduzione del loro numero e della diaria; delle pensioni d’oro intoccabili per via dei dirittti acquisiti (come se mancassero gli strumenti giuridici per ovviare a tali enormità)….e così elencando…
Rispetto all’arroganza, piani diversi ma nella sostanza uguali: ciò che sta in alto è uguale a ciò che sta in basso.
Opinioni, umori, aspettative, sollecitazioni degli elettori, sono di natura ‘politica’ (tutto è politica); cosi quelli di cittadini che si aggregano, e nella fattispecie a maggior peso e ragione. Ma al momento ‘lì’ quasi sempre non trovano voce. E sembra non esistere rimedio.
Personalmente mi consolo con l’alto verso ermetico di un parlamentare ‘poeta’, indirizzato in Senato ad un suo ‘celeste’ neo-avversario : ” vergogna vergogna ” . Da cotanta indignazione qualcosa di buono dai vari Palazzi scaturirà, no?….
Lo spero.
D’accordissimo con FB e G.I. La posizione di Antonio Papalia è diversa da quella del cosiddetto rappresentante della cosiddetta sinistra che si arroga il diritto di stabilire chi sia o meno “soggetto politico”.
E’ forse giusto sperare come dice Carmelo ma ritengo che sia più giusto aiutare la nascita di qualcosa di buono.
Credo che già stiamo mettendo le prime pietre; sarà sicuramente un percorso lungo e travagliato ma…. io non mi scoraggio!!
Messina docet.