06-NASCA ANCHE A PALMI IL COMITATO REFERENDUM LAVORO

Dal prossimo sabato 13 ottobre parte la raccolta delle firme per i referendum che vogliono abrogare l’articolo 8 della legge 148 del 14/9/2011 (ultimo velenoso lascito del governo Berlusconi) e le modifiche di recente introdotte all’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei Lavoratori.

Con quest’ultima “riforma” del governo Monti viene minata la possibilità di reintegrare nel posto di lavoro  il lavoratore licenziato senza giusta causa; ne hanno già fatto le spese alcuni lavoratori che, come ha richiamato recentemente Maurizio Landini, sono iscritti, otto su dieci, alla sua organizzazione sindacale, la FIOM. L’attualità, poi, smentisce, in modo più che evidente, che quelle norme possano favorire l’incremento dell’occupazione come pure è stato sostenuto dal governo all’atto della loro approvazione.

Ancor più nefasta, credo, è la norma contenuta nell’articolo 8 della legge 148 colla quale si consente di derogare dai contratti nazionali di lavoro tramite accordi sindacali raggiunti in sede aziendale anche solo da alcuni sindacati. L’obiettivo è chiaro: disarticolare la rappresentanza sindacale per ottenere condizioni di lavoro ancora peggiorative, e rendere possibile quella società caratterizzata dalla “guerra tra imprese” che Sergio Marchionne ha esplicitamente teorizzato come superamento del conflitto sociale.

È chiaro che questa battaglia è estremamente ardua, per i suoi contenuti e per la difficoltà di coinvolgere la maggioranza dei cittadini i cui diritti non sono direttamente intaccati dalle norme di cui è chiesta l’abrogazione. Nondimeno è necessario affrontarla per riaffermare i principi di democrazia sindacale e la stessa dignità dei lavoratori.

Pertanto anche a Palmi, come in tutte le città italiane, si giunga al più presto alla formazione di un “Comitato Locale Referendum Lavoro” con la partecipazione di tutte le forze politiche, le associazioni, singoli esponenti che intendano concorrere alla raccolta delle firme che dovranno essere, in tutta Italia, cinquecentomila nell’arco di tre mesi. Il Circolo Armino, per il nome stesso che porta, non potrà che essere in prima fila.

Palmi 11/10/2012 -Pino Ippolito – Coordinatore del Circolo A. Armino

Sito dei referendum

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