Mi piace vedere la gente “viva” che partecipa con entusiasmo a qualcosa, che prende delle decisioni, che parteggia per qualcosa o qualcuno, che discute, che si diverte, che si emoziona, ecc ecc. Nella festa della Varia c’è tutto questo. In essa trovo anche “sopportabile” la voglia di protagonismo, che fa stare non pochi di noi, in qualche modo e con qualche compito, “dentro” e non “fuori”, oltre le transenne. Adesso che non ho più il problema di ospitare la gente per affacciarsi ai miei balconi e l’incubo che ne derivava, per il comportamento di alcuni, posso guardare la cosa da prospettive diverse ed apprezzare alcuni aspetti che prima sottovalutavo. Il vero problema è che il 29 agosto sarà tutto finito! Con le ovvie eccezioni, Palmi tornerà ad essere un paese popolato da zombi. Certo ci ripiomberà addosso il “quotidiano”, che per dieci, quindici giorni abbiamo “esorcizzato” … ed il quotidiano è, oggi, per la maggior parte di noi, difficile da gestire. Dirò arrivederci alla prossima Varia, ai gruppi di giovani osannanti la loro appartenenza a qualcosa, la loro voglia di fare ed anche, giustamente, la voglia di proclamare la loro presenza ed il loro essere indispensabili. Poco importa se stanno urlando e si stanno “dimenando” per la loro appartenenza ai “carrettieri”, ai “contadini”, ecc. Il “gioco” dimostra, comunque, che hanno la capacità di farlo. Le ragioni per cui normalmente non lo fanno meritano una approfondita analisi ed una assunzione di responsabilità anche da parte di noi, non più giovani. Saluterò anche con notevole nostalgia e tristezza le lunghe file che si formano per eleggere Animella e Padreterno confrontandole con quelle, inesistenti, per eleggere chi avrà il potere di decidere il nostro futuro. O, per meglio dire, chi, da troppo tempo ormai, avrà il potere di “rovinare” il nostro futuro. Amici miei, o è “Varia” tutto l’anno o siamo in un mare di guai.
Palmi, 23 agosto 2016 – Gustavo Forca
Proprio così. La straordinaria, esaltante partecipazione di tanti alla festa della Varia è un fatto di grandissimo valore. Peccato che la medesima attenzione non venga riservata, così almeno pare, all’amministrazione della cosa pubblica e a quel che succede giorno dopo giorno nella vita della Città.