Per la Palmi che vogliamo /5

Una città viva

Palmi continua a godere della considerazione di città di cultura. Un patrimonio di reputazione che,  pur essendo stato messo imprudentemente a rischio da tanti mancati appuntamenti e da troppi passi falsi, rappresenta ancora un’importante leva di sviluppo con significative ricadute anche in campo economico. Il riconoscimento della Varia come patrimonio Unesco non ha ancora trovato un’adeguata corrispondenza nell’offerta culturale della città e il nuovo teatro Manfroce e il teatro all’aperto in località La Motta dovranno assicurare una programmazione continua lungo l’anno, favorendo il reinsediamento di un’accademia teatrale. Dovranno essere estesi gli orari di accesso alla Casa della Cultura per consentire l’effettiva fruizione pubblica degli spazi museali mentre parte della biblioteca civica potrebbe essere trasferita in centro città con nuove sale di lettura destinate in particolare agli studenti medi e universitari. La voglia di musica è molto diffusa; si deve promuovere la stagione concertistica e rilanciare il Concorso di Esecuzione Musicale Francesco Cilea ma è altrettanto necessario disporre nuovi spazi per le attività dilettantistiche e progettare una scuola comunale di musica. Villa Repaci alla Pietrosa  deve essere posta al centro delle iniziative per il Premio Letterario Città di Palmi e resta un dovere morale ancora da assolvere il rispetto delle ultime volontà dello scrittore di realizzare nei pressi il suo mausoleo. Il vicino Parco dei Tauriani è una delle scommesse più importanti sul futuro turistico di Palmi; bisogna garantire l’accesso tutto l’anno e promuovere partnership anche internazionali per proseguire gli scavi che hanno già consentito straordinarie scoperte.

Mente sana in corpo sano è una delle massime preferite dai nostri antenati Romani. Il bisogno di fare sport deve essere soddisfatto recuperando e assegnando tutti gli impianti disponibili e mettendo anche in rete le palestre scolastiche. Il Piano per lo Sport avrà l’obiettivo di favorire l’accesso universale alle diverse discipline e servirà a individuare le strutture carenti o del tutto assenti, come una piscina comunale. Sul Sant’Elia potrà sorgere una grande  palestra all’aperto con percorsi ciclopedonali e attrezzi per l’allenamento a corpo libero.

Per la Palmi che vogliamo / 5 – continua

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