Ore di attesa



Siamo in apprensione per quello che succederà nelle prossime ore.

L’ansia di conoscere il nome del nuovo inquilino del Quirinale dall’altro ieri si è, tuttavia, almeno un po’ stemperata. Sabato scorso, infatti, dopo giorni e giorni di paziente e coraggioso travaglio, il Gigante di Arcore ha sciolto la riserva annunciando che non si candiderà, ma non perché il suo personale pallottoliere, guidato con destrezza da Vittorio Sgarbi, non abbia raggiunto e superato quota 505. “Ho verificato l’esistenza di numeri sufficienti per l’elezione” – ha scritto lo Statista – ma pongo sempre “l’interesse collettivo al di sopra di qualsiasi considerazione personale”. Sono parole che non andavano neppure spese tanto conosciamo da anni il Nostro. Occasione persa, dunque, per aggiornare con nuovo metodo l’antiquato sistema delle elezioni presidenziali.

Non così in Calabria, modernissimo laboratorio di innovazioni istituzionali. Qui va in scena un rivoluzionario strumento di indagine parlamentare, l’auto-interpellanza. Nicola Irto, già presidente del Consiglio regionale e attuale segretario del PD calabrese, prende carta e penna – insieme ad Amalia Bruni e Davide Tavernise – e scrive, immaginiamo la sua indignazione, “è incredibile come nella Sanità Calabrese succedano cose sempre al limite del normale. Prendiamo il caso dei quattro ospedali che dovevano essere realizzati secondo un accordo di programma quadro stipulato 14 anni fa per un importo per oltre 285 milioni di euro e del quale se ne sono perse le tracce”. Trepidiamo di conoscere la risposta che si darà, forse dopo averla concertata con Gerardo Oliverio.

Per finire l’attesa più incerta e snervante. A quando il prossimo bollettino dei contagi da Covid nella città di Palmi? L’ultimo è stato emesso sabato scorso e il precedente lunedì 10 gennaio. La frequenza di pubblicazione è, dunque, imprecisata e imprecisabile. Casuale come la pioggia ma senza possibili previsioni meteo. Il massimo che si possa fare per sollevare allarme, giustificato o ingiustificato che sia. Ma, evidentemente, di più non si può chiedere a un’informativa che è discrezionale. Octroyée, come le costituzioni dell’Ottocento, una gentile concessione del sovrano.

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