L’accidia e il siluro

La vicenda del trasferimento degli uffici ASP da Palmi, storico capoluogo del distretto tirrenico reggino, a Taurianova, novella Pontida del Sud, si presta ad alcune considerazioni.

Quando presentammo per l’approvazione in Consiglio comunale, era il 18 settembre 2018, la proposta di trasferimento di quegli uffici dal palazzo sulla SS18 al vecchio stabile del Pentimalli avevamo in mente l’obiettivo di far risparmiare all’ASP reggina circa 250 mila euro l’anno e di facilitare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini, in particolare quelli privi di autonomi mezzi di locomozione. Non potevamo certo sapere che l’accidia dell’Amministrazione comunale (peccato capitale!) si sarebbe trasformata tre anni dopo non solo in una beffa ai danni di tutti i cittadini di Palmi ma anche in un siluro per un candidato locale alle elezioni regionali, dello stesso schieramento del presidente ff Nino Spirlì ma di partito diverso.

Andiamo con ordine. Una volta approvata la delibera doveva essere eseguita e a eseguirla non poteva che essere che la Giunta comunale e il suo vertice istituzionale, il sindaco della città. Dopo i nostri ripetuti solleciti la delibera fu infine inviata all’ASP accompagnata dalla frase “su proposta del consigliere Ippolito”. E altro più non si fece. È chiaro che la nostra proposta, di così elementare buon senso, non poteva essere respinta dal Consiglio comunale ma è altrettanto chiaro che dava fastidio, a qualcuno inevitabilmente dava fastidio. Il motto di un amministratore navigato ma senza troppa lungimiranza, come gli eventi avrebbero anche in questo caso poi mostrato, è sempre stato “quieta non movēre et mota quietare”. Bene. Secondo fatto. Non sfugge a nessuno che la competizione in atto all’interno del centro-destra si è fatta cruenta dopo la messa in discussione della leadership di Matteo Salvini incalzato, per ora nei sondaggi, dall’ascesa irresistibile della pasionaria post-fascista Giorgia Meloni. È a questo punto che quello che appariva come cosa certa, la vicepresidenza della Regione a Spirlì in conto Lega, ha cominciato a traballare. Se la Lega non si confermerà il primo partito di quella coalizione Spirlì dovrà dire addio alla carica di vice presidente, sempre ammesso ma i calabresi vogliano scongiurare!, che a vincere le elezioni regionali di domenica e di lunedì prossimi sia Roberto Occhiuto.

Conclusione. È oggettivo, vero cioè anche indipendentemente dai disegni di chi l’ha deciso, che il trasferimento a Taurianova di quegli uffici dia maggiore forza a Spirlì e depotenzi un temibile avversario interno. È così che l’accidia di un sindaco si è trasformata in un siluro per un candidato alle regionali. A chi chiede come sia possibile contrastare il trasferimento rispondo con un’altrettanto oggettiva considerazione, cioè vera indipendentemente da ogni valutazione politica. La vittoria del centro destra consoliderebbe quella decisione, solo l’eventuale sconfitta di Spirlì e dei suoi alleati potrebbe conservare a Palmi quegli uffici. È un fatto oggettivo. Non prendetevela con chi ve lo mette di fronte. A voi la scelta.

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