No, non ho nessuna intenzione di dare un giudizio estetico sull’ultima installazione in Villa Comunale: la panchina letteraria dedicata a Luigi Parpagliolo. C’è, piuttosto, un particolare tecnico che ha catturato la mia attenzione e credo meriti un commento.
Per rendere visibile, anche di notte, la frase ricamata sulla spalliera della panchina si è deciso di installare a terra un potente, anche troppo potente, faretto che va, naturalmente, alimentato. E che si è fatto? Si è spillata tensione dal più vicino lampione, facendo passare il cavo per qualche metro in alto sopra un robusto ramo di eucalipto per lasciarlo poi cadere a terra nei pressi della panchina. Ora diciamo subito che questa soluzione denuncia innanzitutto la più completa improvvisazione. Possibile che il problema del faretto e della sua alimentazione sia stato completamente ignorato in sede di progettazione? Possibile che l’Ufficio Tecnico Comunale non si sia occupato di un’installazione che ha riguardato il Monumento Nazionale Villa Mazzini?
Il fatto più grave, poi, è che quella modalità di alimentazione viola le norme di sicurezza previste per gli impianti elettrici in luoghi pubblici (ma anche privati). Espone, dunque, a gravi rischi le persone e a gravissime responsabilità tecnici e amministratori.Chissà cosa ne avrebbe pensato il povero Parpagliolo, lui così attento alla bellezza e alla difesa del paesaggio!