Ci siamo illusi. Sì, ci siamo illusi che il nostro appello non cadesse nel vuoto. Abbiamo sperato che, dopo aver toccato con mano l’impennata dei contagi, il Comune di Palmi abbandonasse la strategia di comunicazione sin qui adottata, lo scarno bollettino settimanale, per informare con quotidiano e rinnovato impegno sull’evoluzione della pandemia in città.

Ci siamo illusi perché ritenevamo che il confronto con la vicina Gioia Tauro potesse muovere gli amministratori a una positiva emulazione. Ci siamo illusi perché è apparso chiaro a noi quali debbano essere le fonti da consultare per ricavare, con costante periodicità giornaliera, il dato comunale; e perché continuiamo a immaginare che questo sia chiaro anche a chi ha il dovere di occuparsene come istituzione.

Ci siamo illusi che Palmi adeguasse le sue scelte a quelle dimolte altre città soprattutto perché, come abbiamo da subito argomentato, la scarsa disponibilità di informazioni genera timori che possono anche essere infondati ma devono essere sapientemente contrastati. Tra non molto riapriranno le scuole ed è naturale che le famiglie guardino con apprensione a questo evento, soprattutto quando si hanno ragazzi con particolari fragilità. Non è affatto rassicurante la lunga lista di ordinanze contingibili e urgentiper l’isolamento domiciliare che appaiono sull’albo pretorio,dalle quali correttamente niente si può intendere se non che il virus cammina, anzi corre in città.

Ci siamo illusi, è vero. Ma non molliamo. Chiediamo ancora e con maggior forza a chi amministra di dotarsi di un sistema di informazioni adeguato,perché è sacrosanta la richiesta che viene dalla città di conosceregiorno dopo giorno, con sufficiente dettaglio,l’evoluzione della pandemia.