Non si può certo negare che il verde pubblico contribuisca a rendere più bella la città. Quel che però non convince, anzi proprio stupisce, è che si “investa” in orribili fioriere in plastica piuttosto che riservare le scarse attenzioni di cui si è capaci alla cura degli spazi verdi oggi in larga parte abbandonati a se stessi. È a tutti, infatti, ormai chiaro che quei vasi – dal colore intermedio fra il viola Concordia (detto con rispetto assoluto per quell’azienda che svolge un servizio essenziale per noi tutti) e il grigio cemento dell’asfalto rattoppato, quando rattoppato, delle nostre strade – si trasformano rapidamente in un inciampo pedonale e ancor peggio in depositi di cicche e di cartacce. Non siamo ancora in grado di assicurare il taglio dell’erba alta nei giardini pubblici e pretendiamo di garantire un servizio costante di pulizia, annaffiamento, cura e sostituzione di piantine sparse in vasetti per tutta la città. Non sarebbe meglio impiegare queste ancorché modeste risorse nel sistemare un marciapiede, pulire una cunetta, disostruire un tombino? Sono davvero tanti i modi in cui si può contribuire al miglior decoro della città.