Pochi giorni fa, l’11 marzo scorso, a pochi giorni dalla Pasqua, la sorpresa. Sull’albo pretorio del Comune di Palmi è stata pubblicata una determinazione del dirigente dell’Area 4 “Servizi Tecnici e Programmazione” con la quale nella sostanza si consente, attivando la fornitura di energia elettrica, di mettere in funzione delle pompe di sollevamento che fanno parte della rete fognaria della città. Non addentratevi, però, mai troppo nella lettura di questi documenti. Chi li scrive non ha tempo per rileggerli e tra i pochi a leggerli, del resto, non ci siamo che noi. Nel caso specifico vi rimarrebbe il dubbio se le nuove forniture siano tre, come nel testo in premessa, o due, come nell’oggetto della determinazione; se le pompe siano quelle di Macello e San Leonardo o di Macello e Acqualive. Ma, in fondo, che importa? Quel che vi interessa sapere è che con una gravosissima spesa di euro 2.545,54 il vostro Comune ha messo infine in funzione due o tre pompe di sollevamento grazie alle quali interi quartieri, come il Rione Palumbo, non dovrebbero più (il condizionale è d’obbligo) disperdere campagna campagna sino alla riva del mare tutti i loro scarichi da bagni e cucine. Molto resta da fare per non inquinare il nostro mare ma oggi è festa. Che soddisfazione! Che città felice è mai questa! Era il 31 luglio 2018 quando presentammo in Consiglio un’interpellanza sugli sversamenti di acque reflue in località Murgia e Carminiello. Era l’8 settembre 2019 (al termine della stagione balneare) quando, con una manifestazione in Villa e una denuncia in Procura, documentammolo sversamento in mare ogni anno di qualcosa come mezzo milione di metri cubi di acque non trattate e chiedemmo interventi immediati, tra i quali la messa in esercizio di alcune pompe di sollevamento spente (tra queste quelle oggetto dell’attuale determinazione). Ci sono voluti due/tre anni ma ora qualcosa si è infine mosso, sono state trovate le risorse, 2 mila e cinquecento euro, per dare forza alle prime pompe. Si sa le risorse non sono infinite e occorre darsi delle priorità. Tanto per dire chi potrebbe negare maggiore urgenza alle luminarie di Natale (27.450 euro) e ancor di più alla stampa dei preziosissimi opuscoli di “informativa istituzionale” sull’attività dell’Amministrazione (8.654,19 euro)? Sarebbe come dire che a casa vostra, volendo sostituire la lampada in salotto o rinnovare l’abbonamento a Gente, deste precedenza alla riparazione di una perdita dal water .. Suvvia, non è cosa!