Signor Sindaco, sento il dovere di rivolgerLe un accorato appello per scongiurare la costruzione e l’utilizzo della discarica per i rifiuti urbani che sta per nascere in località “La Zingara”, nel territorio di Melicuccà.Lei è un padre di famiglia, un uomo che rispetta l’ambiente in cui vive e soprattutto un cattolico fervente e praticante. Immagino che segua e legga ciò che scrive Papa Francesco sulle questioni ambientali. «C’è una relazione che incide in maniera reciproca, sia dell’ambiente sulla persona, sia della persona nel modo in cui tratta l’ambiente; ed anche l’effetto rimbalzo contro l’uomo quando l’ambiente viene maltrattato». La invito, pertanto, a riflettere su questa correlazione uomo-ambiente così ben declinata dal Papa. Lei, accettando la costruzione della discarica, si sta assumendo una grave e grande responsabilità come uomo e come cristiano nei confronti della comunità che amministra.Ritengo, poiché ha l’autorità conferitagli dal ruolo che occupa, che un cambio di rotta, nel senso di un suo impegnoaffinché la discarica non venga costruita, sia determinante per garantire condizioni di sostenibilità del nostro territorio e salvaguardia di quel bene prezioso che è l’acqua. Diversamente il nostro paese e tutto il comprensorio vedranno tempi bui e conseguenze negative per scelte, ormai desuete nel resto dell’Europa, finalizzate ad interessi miopi di breve durata a scapito del bene comune, della salute pubblica e della tutela ambientale. Vorrei ricordarLe come incoraggiamento e sostegno che “l’uso delle discariche per il rifiuto indifferenziato deve essere assolutamente evitato” come recita il decreto legislativo 3 settembre 2020, n.121, attuativo della direttiva europea 2018/850. Tenga presente inoltre che i naturali processi di decomposizione anaerobicaproducono numerosi liquami (percolato) altamente contaminanti per il terreno e le falde acquifere e che è scientificamente provato che i rifiuti in discarica causano emissioni ad alto contenuto di CH4 (metano) e CO2 (anidride carbonica), due gas serra responsabili dell’inquinamento dell’aria e dei cambiamenti climatici. Nel tutto si deve rilevare pure la deturpazione del paesaggio agrario e il non rispetto della distanza minima (2.000metri) dal centro urbano di Sant’Eufemia d’Aspromonte,nonché la gestione futura della discarica dopo la sua dismissione. Davanti a questi problemi ed alle situazioni prospettate non ci sono disquisizioni possibili, giustificazioni razionali, calcoli di ragioneria contabile, criteri politici e neanche progetti di esperti tali da prevedere, se pur temporaneamente,l’apertura della discarica di “La Zingara” senza guardare alla gestione moderna dei rifiuti ed alla qualità della vita. Davanti all’urgenza di questo problema, Lei si gioca la sua credibilità come uomo e come primo cittadino.Signor Sindaco ha davanti a sé l’occasione per dimostrare che la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica non è una scatola vuota. Lei, attraverso una lotta che salvaguardi ambiente e territorio, può gettare il seme per una rinascita della nostra terra devastata dalla corruzione e dal malaffare,ed alimentare la speranza dei giovani che non vogliono o non possono emigrare.
La ringrazio per la Sua attenzione e per tutto il tempo che dedicherà a questo problema.
Cordiali saluti.
Mimmo Gagliostro
Grazie Domenico, una lettera da sottoscrivere in tanti
Grazie Ernesto per le gentili parole e per l’apprezzamento della mia lettera. Io non la conosco personalmente, ma seguo sempre con grande interesse ciò che lei scrive e le battaglie che conduce affinché si abbia in Calabria una sanità degna di questo nome.
Cordiali saluti
Condivido in toto I contenuti,lo stile e sopratutto lo spirito della lettera.
Fino a quando dovete combattere(io mi astengo da diversi anni per motivi personali)per riappropriarsi dei diritti di cittadinanza obnubilati in decenni di malaffare,corruzione e scadente o inesistente dibattito culturale?
Lo diceva evidentemente in modo piu’ conciso e poetico l’ormai ottuagenario Robert Zimmerman.
Un caro saluto.
Hai scomodato Bob Dylan, caro Marcello, ma a Palmi abbiamo un musicista che la pensa come lui. Suona e non si stanca di lottare contro la corruzione e il malaffare.