Dal tragicomico Cotticelli all’erotico Zuccatelli

A che punto è la notte? Direbbero Fruttero e Lucentini. Si potrebbe dire che nell’era del Conte bis si passa dal tragicomico Cotticelli all’erotico Zuccatelli. Qui nessuno discute il curriculum del dirigente sanitario, anche se in una trasmissione di Report, pur avendo firmato la deliberazione per costituire un centro Covid all’interno dell’ospedale di Castrovillari, dichiara davanti alle telecamere che è “una classica invenzione della stampa”. Dimenticanza non certo paragonabile alla figuraccia fatta da Cotticelli. Sorvoliamo pure sulla sua improvvida dichiarazione sulla inutilità delle mascherine, per la quale ha chiesto scusa, ma quello che non capisco è la frettolosità del Governo di nominarlo commissario della sanità in Calabria. Si sa, i partiti, tutti, guardano con interesse qualsiasi poltrona pubblica da occupare, e Zuccatelli si dice sia un bersaniano di ferro, difeso a spada tratta dal ministro Speranza, sul quale c’è poco da sperare se non ha esercitato nessun controllo su Cotticelli nominato dal primo governo Conte, inviato per mettere ordine in quel letamaio che è la sanità calabrese e diventato il capro espiatorio di una politica indecente a tutti livelli, nazionale e regionale. Pare, inoltre, che sia stato contattato Gino Strada, fondatore di Emergency e che avesse preso in considerazione la possibilità di assumere l’incarico di commissario per la sanità in Calabria. Ufficialmente il nome di Strada è sponsorizzato dal movimento delle “Sardine” e da molti calabresi che hanno a cuore le sorti della sanità nella nostra regione. Non ultimo, anzi, una dichiarazione di Fratoianni, responsabile Leu (Liberi e Uguali): “Capisco l’urgenza ma così non si può fare. Si intervenga subito”, sta creando grave imbarazzo all’interno della maggioranza. La Calabria può rinascere se la gente onesta e perbene alza la testa, altrimenti la notte sarà sempre più buia.

Mimmo Gagliostro

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3 commenti Aggiungi il tuo

  1. Gino Strada sarebbe il migliore dei possibili commissari alla sanità in Calabria per la sua esperienza di medico in trincea, per la sua serietà e onestà. Sarebbe anche assai meglio, non me ne vogliano Bersani e Speranza, se occupasse l’incarico di ministro alla salute. Nel Conte I i 5 Stelle avrebbero potuto sceglierlo al posto di Giulia Grillo. Ora questa proposta pare più fatta per far dimenticare in fretta chi ha portato Cotticelli in Calabria. Quest’ultima fretta è certo meno giustificata e grave di quella che ha determinato la scelta del nuovo commissario in piena emergenza sanitaria.

  2. Non penso che Gino Strada avrebbe accettato di fare parte di un governo giallo-verde. Probabilmente il nome di Strada è stato fatto dalle Cinquestelle per rimediare all’errore commesso in precedenza, ma chi conosceva Cotticelli? Al di là di questo il nome di Strada è fortemente
    sponsorizzato dal movimento nazionale delle “Sardine” e da Jasmine Cristallo, responsabile regionale calabrese dello stesso movimento

    1. Cotticelli è stato scelto dai 5 Stelle che, dunque, si deve dedurre lo conoscessero. Non possono sottrarsi alla responsabilità di averlo designato con la “complicità” leghista. Strada è il massimo possibile, se l’indicazione dovesse rivelarsi un ballon d’essai e Zuccatelli costretto alle dimissioni è tra i calabresi che bisogna cercare il nome giusto. Non mancano uomini di qualità e competenze adeguate.

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