Fermiamo i nuovi vandali!

logoarmino

Pare che gli amministratori di Palmi abbiano avviato una vera e propria campagna di promozione del brutto. Non sono state ancora rimosse in villa Mazzini le tracce oltraggiose di una delle più improvvide opere pubbliche che i palmesi ricordino e già è un fiorire di dubbie iniziative urbane: un belvedere tutto nuovo alla Motta di cui non si sentiva proprio l’esigenza, un inverosimile parallelepipedo colorato nella monumentale piazza Amendola (già illustre vittima di scempi pseudo-restauratori), uno sproporzionato edificio nel borgo di Pietrenere che si vorrebbe riqualificare (sic!), delle insensate aree sosta in piazza I Maggio (anche questa già vittima di una più che discutibile pavimentazione), un nuovo misterioso cantiere in piazza Martiri d’Ungheria  …

Tutte sotto il medesimo segno: che il brutto avanzi!

Fermiamoli prima che la città si trasformi nella palestra del cattivo gusto degli amministratori. Come ha scritto di recente un indignato cittadino: fateci a Natale il regalo più bello, andatevene a casa. I danni che avete procurato alla città sono già troppi.

Palmi, 13 novembre 2015- Circolo A. Armino (comunicato stampa)

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10 commenti Aggiungi il tuo

  1. rosellina ha detto:

    Sono troppo arroganti e sicuri che non pagheranno. Abbiamo ottenuto di bloccare la collocazione, in Villa Mazzini, del monumento all’emigrante.Ma il “catafalco”e` ancora lì e non parla certo dei cittadini che si sono impegnati ma dell’illegalita`commessa.
    Perché non facciamo qualcosa per ripristinare il bello deturpato?

    1. Maria ha detto:

      “Semplice” aggiornamento: il “catafalco” è ancora lì a deturpare una delle bellezze di Palmi. Perché?

      1. pinoipp ha detto:

        Protervia o inettitudine?

  2. pinoipp ha detto:

    Dobbiamo chiedere che ogni progettato intervento sulla città sia pubblicamente discusso. Dobbiamo esigere che vengano rispettate tutte le norme di tutela, a partire dai pareri vincolanti delle Soprintendenze. Dobbiamo auspicare che chi ha il potere di controllo sugli atti lo eserciti con tutta la necessaria fermezza.

    Per tutto questo è necessario proseguire la nostra battaglia, coinvolgendo i sempre più numerosi palmesi che non sopportano più di vedere sfigurato il volto della città e che sono stanchi di tanta arroganza. Studieremo insieme a loro, nei prossimi giorni, quali iniziative prendere.

  3. Carmen Campesi ha detto:

    D’accordo, senz’altro.
    Credo che occorra impegnarsi anche per una trasparenza preventiva sulle somme stanziate e sulle effettive destinazioni d’uso.
    Dico questo perché, a fine Agosto, c’era già sentore di quello che sarebbe avvenuto…Ricordo di aver letto, per caso, di un milione di euro che avrebbero cambiato il volto alla città. “…i palmesi vedranno una città come non l’hanno mai vista…” recitava un trafiletto in neretto marcato dalla bacheca esposta sul marciapiede del tabaccaio. Nell’annuncio pomposo in puro stile propagandistico si poteva già leggere lo sfascio in fieri.
    Di una cosa non pecca questa amministrazione, di non mantenere le promesse fatte, soprattutto quando queste servono anche come arma di rivalsa e sfoggio di potere.

  4. FB ha detto:

    Questo disperato proclama segue al manifesto del prof. Francesco Collura, che è ancora oggi possibile leggere sui muri cittadini. Io credo che sia necessario cogliere il preciso significato di questo spunto offerto da una persona che, singolarmente, ha deciso di mettere il suo nome in pubblico, significato ripreso, appunto, dal titolo del testo in commento diramato anche su alcuni quotidiani: “Fermiamo i nuovi vandali!”. Dunque, a mio modesto avviso, se non ci si vuole ricacciare nei soliti inghippi interpretativi, occorre “semplicemente” riunirsi, aggregarsi in modo fisico e (possibilmente) massiccio, e contrastare nei limiti (e ai limiti) della protesta democratica la continuazione di questa devastante esperienza amministrativa. Prospettiva, questa, che nulla ha a che vedere con incompatibili ed incomprensibili tentativi relazionali con il nefasto assetto incriminato. L’unica cosa da fare è imitare in tanti l’esempio di Francesco Collura (dato finora da pochi altri), e spendersi per ripristinare la dignità ambientale di Palmi.

  5. Gustavo ha detto:

    Certamente il concetto di bello è in gran parte soggettivo e non oggettivo. Questa asserzione (molto simile nella sua ovvietà alla scoperta dell’acqua calda) comporta che qualunque cosa sia creata (costruita) in tale senso non potrà mai avere consensi unanimi. L’unico modo per “ovviare” a questo “inconveniente”, sopratutto nel caso di manufatti pubblici (visione e/o utilizzo pubblico), è di avere per essi l’approvazione della maggioranza. Maggioranza intesa non come espressione di una Amministrazione (attiva ed “importante” in un periodo storico molto limitato nel tempo) ma come giudizio della maggioranza dei cittadini. Quindi è sempre necessaria una consultazione pubblica, possibilmente su di una rosa di possibili alternative (progetti). Questa Amministrazione non ha mai rispettato questa necessità e sta imponendo gli attuali cittadini ed a quelli futuri la sua concezione di bello ( se ce l’ha). Non è che poi come alla fne di ogni regime (molto prossima nel nostro caso) dobbiamo abbatterne le “vestigia”. Questo senza tenere conto di un discorso altrettanto ovvio, come il precedente, che è quello che ogni buon padre di famiglia prima pensa alle reali necessità dei suoi famigliari e fa una scala di priorità e solo dopo averle soddisfatte pensa ai quadri da appendere alle pareti.

    1. Maria ha detto:

      I quadri, eventualmente, da appendere alle pareti sono “croste”, pure mal riuscite.

      Tra l’altro, si è persa una grande occasione per pedonalizzare, seppur parzialmente, Piazza I° Maggio. E’ o no, anche questo, un greve, ennesimo, atto vandalico?

  6. Pinoipp ha detto:

    La base in cemento (ben ribattezzata il “catafalco”) è divenuta – loro malgrado – un monumento all’insipienza e all’arroganza. Non per questo possiamo permettere che resti lì a imperitura memoria degli attuali amministratori!

    1. Maria ha detto:

      Protervia e inettitudine sono “doti” che sembrano quasi degli eufemismi di fronte a cotanta ignoranza “amministrativa” e “politica”.

      Circolo Armino deve prepararsi alle elezioni amministrative, ancorché non vicinissime, con ogni possibile urgenza.

      Grazie

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